LA LEADER DELLE FEMMINISTE POLACCHE APPOGGIA IL LIBERAL-CONSERVATORE TRZASKOWSKI: “ORA C’E UNA SPERANZA PER CHI TIFA EUROPA”
KLEMENTYNA SUCHANOW DENUNCIA: “I SOVRANISTI FARANNO DI TUTTO PER CANCELLARE IL BALLOTTAGGIO, PRONTE LEGGI SPECIALI, MA LA POLONIA VUOLE EUROPA E LIBERTA’, E IN GIOCO IL SUO FUTURO”
Sperano i liberal polacchi, ma con timori di un scontro grave, dopo i risultati parziali del primo turno delle presidenziali. Con un’alta partecipazione al voto, superiore alla media, il presidente sovranista uscente Andrzej Duda è primo col 41,8 per cento. Ma il giovane sfidante liberalconservatore europeista Rafal Trzaskowski, sindaco di successo della capitale Varsavia e volto della società civile, ha preso ben il 30,8 per cento.
Al ballottaggio che si terrà tra due settimane dunque Trzaskowski può farcela coi voti degli elettori di molti candidati liberal esclusi ieri.
Al tempo stesso si temono pressioni e forzature, forse persino leggi eccezionali, da parte del PiS, Diritto e Giustizia, il partito sovranista euroscettico omofobo e antieuropeo al potere dal 2015. Sentiamo Klementyna Suchanow, leader delle femministe e del movimento Lgbtq polacco, spesso bersaglio della campagna dei filo-Duda.
Cosa significa per l’Europa questo ballottaggio? Sembra quasi una scelta tra Angela Merkel e Marine Le Pen…
“Sì, e spero che l’Europa lo capisca in tempo. La Polonia può tornare una democrazia normale o scivolare nel baratro ungherese o russo. Spero che per una volta la Ue capisca e reagisca in tempo”.
Perchè Trzaskowski potrebbe farcela?
“Perchè è diventato il volto della società civile che ha voglia di Europa e libertà . Come dite a volte voi italiani può diventare il nostro ‘Papa straniero’. Il suo 30 e passa per cento è un buon segno, al ballottaggio molti voti andati a questo primo turno ad altri eterogenei candidati democratici potrebbero andare a lui. La campagna di odio contro di lui presunto agente straniero e di noi Lgbtq sembra non bastare ai sovranisti per vincere”.
Gli elettori dell’ultradestra come voteranno al ballottaggio?
“Non hanno accordi chiari con Duda e il PiS, temo piuttosto come molti qui leggi eccezionali, un minigolpe o misure d’emergenza per fermare il cambiamento. Temiamo che cancellino il ballottaggio con qualsiasi pretesto pur di non perdere il potere. La polizia si prepara a misure speciali persino per limitare il diritto alle ferie. Ma restiamo ottimisti”.
Cosa è in gioco per l’Europa?
“Cambiare il presidente in Polonia sarebbe un enorme primo passo verso un’Europa normale, la Polonia è oggi il primo campo di battaglia tra due scelte: Angela Merkel o Marine Le Pen. La speranza è grande per la Ue intera, ecco la posta in gioco. Se noi polacchi imporremo la svolta sarà bene per l’Europa intera e la sua normalizzazione democratica”.
Quanti avranno il coraggio di votare per Trzaskowski in nome dei valori europei?
“Molti non amano il suo partito, ma Trzaskowski ha saputo diventare candidato del paese reale e della società civile che vogliono Europa, libertà e valori liberalconservatori occidentali. Il volto nuovo del cambiamento, il candidato non del suo partito bensà di chi vuole valori moderni e cambiamento. E scelte non ungheresi nè putiniste mascherate. Gli piace essere visto così, vuole continuare a battersi e a questo punto sarà difficile per Duda fare altre campagne come quelle violentissime contro di noi Lgtbq. Con Trzaskowski spero anche in una normalizzazione dei rapporti con la Germania”.
(da Open)
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