LA LOMBARDI NE HA PER TUTTI MA SOPRATTUTTO PER LA TAVERNA
LA CANDIDATA SCONFITTA DA ZINGARETTI SPIEGA CHI L’HA AIUTATA E CHI NO
Roberta Lombardi rompe il silenzio dopo la batosta epocale che ha preso a Roma da Nicola Zingaretti e in un’intervista rilasciata a Simone Canettieri sul Messaggero oggi mette qualche puntino sulle i riguardo il suo rapporto con base e vertici del MoVimento 5 Stelle, lanciando anche una stoccata a un obiettivo impensabile (si fa per dire): Paola Taverna.
Con una delle tecniche preferite dal M5S: ignorarla.
Sicuramente ho commesso degli errori, è umano, ma ho dato davvero il massimo e di più non avrei potuto umanamente fare
Ma i suoi errori?
Lo sbaglio, forse, è stato forse farci trovare impreparati sui territori. In molti hanno lavorato duro, altri andavano rilasciando interviste dicendo che avrebbero votato Zingaretti
Parla del sindaco ex M5S di Pomezia Fabio Fucci, d’accordo. Però lei è divisiva, non crede?
Quando sono partita in gran parte dei comuni e delle province ho trovato il vuoto. Meet up che non si parlavano, faide interne. Me lo faccia dire: eravamo meno uniti noi nel Lazio con una sola lista che gli altri con un’ammucchiata di sigle.
Nè Di Maio nè Raggi si sono mai spesi per lei nè fisicamente e nemmeno virtualmente sui social
Su Luigi ho spiegato, riguardo a Virginia è il sindaco di Roma, ha voluto mantenere un profilo istituzionale. Tra l’altro mi ha chiamata ieri, è stata molto carina e cordiale.
Forse al M5S andava bene la sua sconfitta.
No, sono stata sovrastimata: di fronte a un avversario durissimo come Zingaretti e a un centrodestra che sui territori ha ritrovato compattezza, pensavano bastassimo io, la mia forza e la mia conoscibilità per vincere nel Lazio. Serviva tutto il M5S
Le è stato vicino Di Battista ma Taverna, romanissima, si è defilata. Perchè?
Alessandro è una persona sincera, leale, a cui voglio bene.
(da “NextQuotidiano”)
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