LA MELONI CRITICA DRAGHI SUI RITARDI DEL PNRR, MA GUARDATE CHE SUCCEDE NELLA REGIONE GOVERNATA DAL “SUO” NELLO MUSUMECI
NEL CONCORSO INDETTO PER TROVARE 12 PROFESSIONISTI PER VELOCIZZARE GLI ITER DI ATTUAZIONE RECOVERY, NE SUCCEDONO DI TUTTI I COLORI. TRA “ESPERTI” CHE DI APPALTI NON SANNO NIENTE E CANDIDATI CHE SCOMPAIONO DAL VIDEO E RICOMPAIONO CON IN MANO MISTERIOSI FOGLI
Siamo in ritardo per ottenere i 191,5 miliardi europei del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza? La Regione Sicilia cerca intanto con un concorso per 12 professionisti esperti in gare d’appalto per velocizzare tutti gli iter. Un candidato bocciato però, nel servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti, ci fa venire parecchi dubbi su questo concorso.
Siamo in ritardo per ottenere i 191,5 miliardi europei del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza? La Regione Siciliana cerca, intanto, con un concorso per 12 professionisti geologi esperti in gare d’appalto, di velocizzare tutti gli iter. Ma il concorso finisce nell’obiettivo della nota trasmissione tv Le Iene. A far sorgere dubbi e sospetti è un candidato bocciato che, parla nel servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti.
Il dubbio sul concorso dei 12 esperti
Facciamo un passo indietro. La Regione Siciliana, per potersi accaparrare le somme del Pnrr, ha indetto un concorso per assumere 12 esperti in gare d’appalto e rifiuti. Figure altamente specializzate. Francesco Cannavò è uno dei candidati che hanno partecipato al concorso. Ma, nonostante l’ottimo esame, almeno a suo dire, non è stato assunto ed ha così fatto ricorso al Tar, riuscendo a ottenere i video dei colloqui di selezione.
I punti oscuri nella selezione
Secondo il servizio delle Iene vi sarebbero alcuni punti oscuri nell’iter di selezione dei 12 esperti, come si evincerebbe dai video. Per la trasmissione i video mostrerebbero candidati che incappano in scivoloni rilevanti senza che questi intacchino l’esame e il suo esito fino all’assunzione.
C’è, secondo la ricostruzione della trasmissione attraverso i video, un candidato che ammette di non “essere ferrato in materia di appalti”. Quel candidato “Oggi però fa il consulente nel settore degli appalti”, commenta Cannavò.
Scompare l’immagine del candidato
In altri casi il candidato non verrebbe ripreso mentre gli viene posta la domanda e ricompare con alcuni fogli in mano, sempre secondo il servizio della trasmissione Mediaset “Non mi sono mai occupato di bonifiche e di rifiuti”, ammetterebbe candidamente lo stesso candidato davanti alla commissione giudicatrice. Candidato poi promosso. Tanti altri sarebbero i candidati promossi dopo aver ammesso importanti lacune.
Il presidente, “Andate in procura”
“A cosa serve fare sacrifici e studiare se poi al concorso passa chi non sa rispondere a domande basilari?”, si chiede Cannavò, escluso dal concorso. La domanda viene posta poi dalla Iena Filippo Roma a Fulvio Bellomo, dirigente regionale di prima fascia a presidente di Commissione “La funzione pubblica ha tutti i verbali – dice il presidente della commissione – Andate alla procura della Repubblica” replica secco.
I sindacati chiedono verifiche
Dopo il servizio delle Iene, ora la Cgil Sicilia chiede verifiche su tutti i concorsi della Regione, non solo quello preso in esame ma tutti quelli indetti per la selezione di 83 tra esperti e funzionari da destinare alla spesa dei fondi del Pnrr. “Su questa vicenda – dice Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia- farà certamente luce la magistratura. Ma ora – aggiunge- ci aspettiamo un intervento immediato della politica e del Dipartimento della Funzione pubblica per verificare se correttezza procedurale c’è stata e se così non fosse ristabilirla subito. Anche per evitare di aggiungere ulteriori ritardi ai ritardi che già si registriamo”.
“Servono esperti competenti”
Ma i dubbi della Cgil riguardano e non da ora, l’insieme delle selezioni del personale per il Pnrr. “La Sicilia – afferma Mannino- ha bisogno di persone competenti per gestire questa fase delicata e non certo di assunzioni clientelari, che arrecherebbero un danno ma darebbero anche la chiara percezione che nulla cambia e che la cattiva politica, in questo caso quella del governo uscente, la fa sempre da padrona. Ci aspettiamo un segnale che partendo dalle opportune verifiche sui concorsi in questione”.
(da agenzie)
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