LA MELONI POTREBBE CANDIDARE IL CAPITANO ULTIMO (SE LA SUA IMMAGINE NON ESCE A PEZZI DAL CASO CONSIP)
SERGIO DI CAPRIO SEMBRA PERFETTO PER IL RUOLO DI “POLITICO”, MA CANDIDARLO POTREBBE ESSERE UN BOOMERANG
Fratelli d’Italia candiderà il colonnello Sergio De Caprio, noto a tutti come capitano Ultimo, alle prossime elezioni politiche?
“Non commento, ma ribadisco la totale stima per un uomo coraggioso e straordinario”: a rispondere così è stata la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ieri in conferenza stampa alla Camera.
E ovviamente sono bastate queste parole per far scattare il gossip parlamentare e politico sull’ipotesi di una candidatura che avrebbe dell’incredibile, soprattutto dopo la testimonianza di Lucia Musti al CSM.
«Il capitano Ultimo ci è sempre piaciuto. Per noi è un simbolo. È quello che ha arrestato il capo della mafia. Il nostro giudizio su di lui è sempre stato più che positivo. Lo abbiamo candidato, e votato, anche alle elezioni del capod ello Stato. Certo non abbiamo cambiato giudizio in questi giorni per qualche notizia giornalistica», ha detto ieri Ignazio La Russa, numero due del partito della Meloni
Secondo Virginia Piccolillo sul Corriere della Sera, che racconta di un’ipotesi viva all’interno di FdI: «La spinta c’è e viene dal basso. E i boatos interni al partito sull’ipotesi di offrire una candidatura all’ex vicecomandante del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, che ha condotto le indagini sulla Cpl Concordia e l’avvio di quelle sulla corruzione in Consip trova molti consensi. E conferme: «L’ipotesi c’è. Ma non è ancora ufficiale», dicono più fonti interne a FdI».
In effetti nella dichiarazione in cui si difendeva dalle (presunte) accuse di Lucia Musti il riferimento al «golpe che vediamo è quello perpetrato contro i cittadini della Repubblica, quelli che non hanno una casa, quelli che non hanno un lavoro e quel golpe non lo hanno fatto e non lo fanno i carabinieri» è sembrato roba da politica, appunto, anche se della peggior specie: quella che risponde con la demagogia invece che nel merito delle questioni.
Nel caso, Ultimo è prontissimo ad essere il primo.
(da “NextQuotidiano”)
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