LA MELONI SCAPPA: DISERTERA’ LA FIACCOLATA PER BORSELLINO PER “MOTIVI DI ORDINE PUBBLICO”
HA TIMORE DI ESSERE CONTESTATA NEL CORTEO SERALE IN VIA D’AMELIO ORGANIZZATO STORICAMENTE DALLA DESTRA
Dal cuore dell’Europa al luogo delle stragi di mafia che, nel ’92, a suo dire ne ispirarono l’impegno politico. Giorgia Meloni lascia il summit fra i leader dei Paesi dell’Unione e sudamericani per volare a Palermo.
“Non sono mai mancata alle commemorazioni di Paolo Borsellino”, aveva assicurato domenica a Pompei. Ma, rispetto alle attese, la premier cambia il programma: non parteciperà alla tradizionale fiaccolata serale in via D’Amelio organizzata storicamente della Destra e invece sarà presente a una cerimonia ufficiale, nella primissima mattinata, alla caserma Lungaro.
Una scelta che ha spiazzato pure gli esponenti di FdI. Motivata anche dal rischio di possibili contestazioni durante il corteo di Meloni: in prefettura e in questura, negli ultimi giorni, si è ragionato di questo pericolo. Si respira un clima particolare a Palermo, nel mondo dell’antimafia. Acceso dalle esternazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che si è detto favorevole all’abolizione del concorso esterno
Non è bastata la frenata della stessa premier (“L’argomento non è fra le nostre priorità”) a rasserenare l’atmosfera. Peraltro, prima della fiaccolata organizzata da un cartello di associazioni di Destra, ci sarà un altro corteo, indetto invece dall’Arci e da altre associazioni non riconducibili al partito di governo, che partirà dall’albero Falcone.
Una manifestazione, quest’ultima, che vedrà fra i protagonisti anche Salvatore Borsellino, il fratello del giudice ucciso da Cosa nostra, che ha chiesto pubblicamente a Meloni di sconfessare il suo ministro. Pur di evitare momenti di contatto, il contro-evento di sinistra è stato fissato addirittura alle 15, nelle strade assolate e deserte del capoluogo siciliano.
Meloni, in ogni caso, ha deciso di partecipare alla cerimonia commemorativa che, alle 8,45, la vedrà deporre una corona di alloro all’interno dell’ufficio scorte della caserma Lungaro. E poco dopo dovrebbe sedersi al tavolo di un comitato per l’ordine e la sicurezza. Programma più istituzionale. E più sicuro.
(da agenzie)
Leave a Reply