LA MOSSA DI MATTARELLA DI RESPINGERE LE DIMISSIONI DI DRAGHI, RINVIANDOLO MERCOLEDÌ ALLE CAMERE E’ UNA MOSSA PER NEUTRALIZZARE CONTE E SALVINI
DAL CAPPELLO A CILINDRO DI MATTARELLA POTREBBE SPUNTARE UN DRAGHI-BIS… IN ALTERNATIVA, IL COLLE, CONTRARISSIMO AL VOTO, POTREBBE RICORRERE ALLE DUE PIÙ ALTE AUTORITÀ DELLO STATO: GIULIANO AMATO O FRANCO FRATTINI. COMUNQUE VADA, SARA’ UN SUCCESSO
La mossa di Mattarella di respingere le dimissioni di Draghi, rinviandolo mercoledì alle Camere, è una supposta a tre punte
Mercoledì Draghi farà il suo bel discorso, metterà in chiaro i punti del suo programma che dovrà tenere a bada le riforme del Pnrr, l’inflazione, le risorse energetiche, etc, e poi darà la parola ai partiti.
E qui, casca il primo asino: Salvini non potrà più nascondersi dietro “Al voto!” (che gli permetterebbe di compilare lui le liste elettorali riempiendole di suoi amici) perché basterà che apri bocca Berlusconi, fermo perché Draghi non lasci Palazzo Chigi, per tornare subito a cuccia.
Secondo asino: Conte. Il quale, non essendo un parlamentare, dovrà mandare qualcuno in aula a spiegare perché la supercazzola sull’inceneritore di Roma è di tale gravità da far cadere un governo alle prese con supercazzi di ogni tipo e lunghezza.
Non è da escludere, vista la tempra da semolino di Conte, che il M5s possa ritornare sui suoi passi perduti.
Dopodiché, potrebbe spuntare dal cappello a cilindro di Mattarella, il Draghi-bis, formato da una maggioranza alternativa, non troppo sbilanciata a destra: e qui entra in ballo il neo partito di Di Maio.
In queste ore gli ex nemici Letta e Renzi stanno lavorando appunto per un Draghi-bis con una maggioranza diversa.
In alternativa, il Colle, contrarissimo al voto anticipato, potrebbe ricorrere alle due più alte autorità dello Stato: il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato o al presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini.
A questo punto, comunque vada, salutame la crisi…
(da Dagoreport)
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