LA PROCURA: “GIOELE ERA IN AUTO CON LA MAMMA, C’E’ UN VIDEO CHE LO CONFERMA”
L’APPELLO: “I TESTIMONI SI PRESENTINO”
L’ennesimo appello del procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, arriva all’indomani di nuovi particolari che emergono dalle indagini sulla morte di Viviana Parisi e sulla scomparsa del suo bambino, Gioele, 4 anni.
C’è un video a Sant’Agata di Militello che riprende la madre ma anche il suo bambino tra i i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza privata a Sant’Agata di Militello, lo scorso 3 agosto, quando Viviana Parisi è passata dalla cittadina tirrenica prima di fare perdere le sue tracce. Il suo corpo è stato ritrovato l’8 agosto nel territorio di Caronia, mentre le ricerche del bambino proseguono senza sosta.
Gioele, insomma, era con la mamma quando la Opel Corsa ha varcato il casello del paese e si è spostata ai margini del centro.
E il procuratore di Patti aggiunge anche che “l’ipotesi sempre più consistente è che il bambino fosse dentro la macchina al momento dell’incidente”.
Per questo motivo diventa sempre più importante rintracciare i quattro testimoni, di accento settentrionale, che avrebbero visto mamma e bambino scavalcare il guardrail. Sono svaniti nel nulla ma adesso il procuratore offre una descrizione dettagliata di quella famiglia “a bordo di una macchina grigia metallizzata”.
“Si tratta di un uomo, una donna e due adolescenti maschi e femmina. Lui indossava una maglietta arancione e ha pochi capelli, lei un vestito blu e aveva la chioma raccolta”, spiega Angelo Cavallo.
A riferire la descrizione sono stati due ragazzi di Palermo che si sono fermati a parlare con la famiglia dopo l’incidente e hanno anche chiamato il 112.
“Ci hanno detto che hanno visto una signora con il bambino. Il papà e il figlio adolescente hanno anche scavalcato il guardrail prima della piazzola”, hanno riferito agli inquirenti i due testimoni. “Un’opera meritoria ma si presentino – rinnova il suo appello il procuratore di Patti – Anche sapere se il bambino è in braccio o no per noi è importante”.
Agli inquirenti restano in mano le registrazioni al 112 delle voci in sottofondo di questa famiglia del nord, ascoltate durante la chiamata da parte dei due palermitani.
Intanto le indagini continuano sul fronte della raccolta di immagini dalle telecamere di videosorveglianza. “Andiamo porta a porta”, dice il procuratore.
E sull’ultimo sopralluogo per rintracciare impronte sul traliccio, come scrive oggi Repubblica, dal quale Viviana si sarebbe lanciata o sarebbe caduta c’è ancora stretto riserbo. Dopo l’ultimo sviluppo e l’ipotesi sempre più accreditata che Gioele fosse con la mamma, le ricerche si concentrano ancora di più nelle campagne di Caronia. “Lì – dice il procuratore- c’è ancora tanto da vedere”.
L’ultimo accertamento era arrivato ieri pomeriggio, su disposizione della procura. L’obiettivo è cercare, se ci sono, le impronte sul traliccio delle campagne di Caronia, sotto al quale è stato trovato il corpo di Viviana Parisi. I poliziotti e i tecnici dell’Enel sono saliti su un cestello e sono arrivati fino a tre metri di altezza.
Hanno eseguito alcuni rilievi, gli esiti non sono ancora pronti.
(da agenzie)
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