LA SINDACA CHE FA PORTARE LE SEDIE DA CASA AL COMITATO DEL NO AL REFERENDUM
LA STAR DI SAVONA CAPRIOGLIO, ELETTA CON IL CENTRODESTRA, VIETA L’USO DELLE SEDIE DEL COMUNE AI CITTADINI CHE PARTECIPANO A UN DIBATTITO IN PIAZZA… FIGURIAMOCI SE LE AVESSERO CHIESTO QUELLI DEL SI’
Volete discutere sul referendum?
Bene, vedetevi pure in piazza ma state in piedi perchè il Comune di Savona in versione centrodestra le sedie, come ribadisce una piccata nota della sindaca Ilaria Caprioglio, le sue sedie le mette a disposizione dei cittadini “solo per eventi organizzati dal Comune stesso”.
«Non c’è problema: la sedia ce la portiamo » hanno detto, imperturbabili, dal Comitato per la Costituzione che ha promosso per giovedì 15 alle 18 in piazza Sisto IV, davanti al Comune che non vuol rilasciare sedie, una manifestazione per il “no” con Adriano Sansa, magistrato e il comico Enrique Balbontin. Che ha già avvertito che lo slogan sarà : “Lasciate a casa le chiappe e venite a discutere”
«Portate una sedia, uno sgabello, una poltroncina, quello che volete – spiega Maria Gabriella Branca, una delle promotrici del Comitato – La libreria Ubik, che organizza l’incontro insieme a noi, metterà una cinquantina di sedie: chiediamo a chi verrà di attrezzarsi. Perchè farci rimanere in piedi avrebbe significato vanificare l’iniziativa che, vorremmo sottolinearlo, ha anche un’importanza istituzionale. Può sembrare un’idea divertente portarsi la sedia, ma in realtà quanto accade mette tristezza, se mai».
In un primo momento l’obiezione della sindaca era stata che le sedie a disposizione fossero “usurate” (savonesi, mettetevi a dieta…).
Ieri invece, la precisazione: il vento è cambiato. Sedie non se ne danno più e non si fanno trattamenti di favore perchè “potrebbero tornare danneggiate o non tornare affatto”
Curioso peraltro che le stesse sedie, se l’evento è di marca comunale, si possano usare.
Poi si arriva all’umorismo: visto che l’iniziativa porta il marchio della libreria Ubik, si segnala che «noi non siamo per i provvedimenti ‘ad personam’, e desideriamo pari diritti e pari doveri per tutte le attività commerciali».
Ma il problema è commerciale o politico?
Se l’iniziativa per il No (al cui ambito Caprioglio rivendica di appartenere) l’avesse organizzata la Lega, chissà che le sedie non sarebbero arrivate, si dice.
(da agenzie)
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