LA STRANA COPPIA DI PROVOCATORI CHE CONTESTA LA KYENGE PER AVERE UNA FOTO SUI GIORNALI: BECCALOSSI E ROLFI
UNA SORELLA D’ITALIA AMANTE DEL TRICOLORE E UNO CHE LO USA COME CARTA IGIENICA: A BRESCIA VA IN ONDA IL SOLITO BECEROCOPIONE, MA LA POLIZIA LI ALLONTANA E SI CHIUDE IL SIPARIO
Provocazioni e insulti.
È culminato con qualche momento di tensione il presidio in piazza contro la presenza del ministro Cecile Kyenge a Brescia.
I rappresentanti di Lega Nord e Fratelli d’Italia dopo due ore di stazionamento solitario in piazza Arnaldo hanno pensato di spingersi fin davanti alla sala dell’Auditorium San Barnaba, dove il ministro stava intervenendo.
L’assessore regionale Viviana Beccalossi e il consigliere regionale leghista Fabio Rolfi, accompagnati da uno sparuto gruppetto di supporters (meno di dieci persone), hanno srotolato le loro bandiere di partito davanti al presidio organizzato dalle associazioni e movimenti per i diritti degli immigrati.
Un gesto che ha scatenato le reazioni indispettite di questi ultimi, l’intervento delle forze dell’ordine ha limitato il contatto fisico tra gli esponenti dei due gruppi.
Diverso il destino della contestuale manifestazione di Forza Nuova, ai militanti di ultradestra non è stato permesso di uscire dalla piazza per arrivare all’auditorium.
Ma mentre ai militanti di Forza Nuova non è stato permesso di uscire dai limiti consentiti, alla Beccalossi e a Rolfi non è stato impedito di mettere in scena la loro provocazione ( come da sequenza fotografica che pubblichiamo): ovvero arrivare a contatto con chi entrava ad ascoltare il ministro per suscitare la logica reazione.
Alla fine la polizia ha dovuto allontanare i provocatori per evitare incidenti, ma un risultato i due lo hanno raggiunto: guadagnarsi un titolo sui giornali.
In attesa che una destra civile proponga soluzioni per risolvere i problemi reali degli italiani che sono ben altri.
E che qualcuno comprenda che una destra vera non può avere nulla a che fare con chi usa il tricolore come carta igienica .
Leave a Reply