L’ADDIO ALLO SCIACALLO PAGA: FORZA ITALIA RIAGGANCIA LA LEGA
SALVINI E BERLUSCONI DIVISI SU BRUXELLES: IL PRIMO URLA DA TUTTE LE TV, SILVIO SI GODE IL SONDAGGIO DELLA GHISLERI
I fumi della strage avvolgono ancora Bruxelles. Matteo Salvini è già su twitter.
Senza neanche un pensiero per le vittime di cui non si sa ancora il numero, un attimo di dolore, commozione o dubbio.
Sente che la “preda”, il consenso mediatico è a portata di mano. Tweet, selfie, raffiche xenofobe, per 24 ore.
Sui morti di Bruxelles, si manifesta la nuova destra italiana. La destra degli sciacalli.
Nemmeno si sente la voce di Silvio Berlusconi, il vecchio leader schierato a fianco di Bush dopo l’11 settembre, favorevole alla guerra in Afghanistan all’Iraq, contrario alla Libia ma comunque costretto all’intervento, comunque la si voglia giudicare uno che si pose il problema del governo e della lotta al terrore: “Ora — dice Berlusconi – è tempo di mettere da parte i labili distinguo e gli egoismi nazionali”.
Salvini, con un altro selfie, twitta il distinguo, cavalca la paura, senza prospettare, neanche per sbaglio una soluzione: “Metropolitana di #Bruxelles chiusa da ore. Domanda a Renzi e Alfano: quanto sono sicure le metropolitane in Italia?”.
Poi annuncia che il bello deve ancora arrivare perchè, nella stessa serata parteci
perà a Quinta Colonna, poi Ballarò, poi Porta a Porta.
Prova a parlare ai moderati, Silvio Berlusconi, nella sua competition con “quello li”: “Bisogna che i governi dell’Occidente capiscano che c’è un solo modo per risolvere la situazione: andare ad estirpare il cancro dell’Isis alla radice, con una coalizione che, sotto l’egida dell’Onu, riunisca Europa, Stati Uniti, Russia, Cina e i paesi musulmani moderati ed intervenga militarmente per eliminare la fabbrica della morte in Iraq e bloccare i conflitti in Siria e in Libia”.
Un solco profondo separa Berlusconi e Salvini, in una competition, anche verbale, in cui si avverte il rumore di fondo delle miserie nostrane, come le elezioni amministrative.
Gli ultimi sondaggi della Ghisleri dicono che è avvenuto quasi il “contro-sorpasso” con Forza Italia che, dopo mesi, ha riacciuffato la Lega.
I sondaggisti, però, dicono al tempo stesso che, a caldo del terrore, i conati leghisti hanno un bell’effetto.
Valentino Valentini, parlando con dei colleghi alla Camera, mostrava un articolo di ieri del Financial Times, proprio su questo. Tutte le destre populiste, a caldo, hanno seguito una strategia da sciacalli: chissenefrega delle soluzioni.
Eccolo, a Quinta Colonna, Salvini: “Bestie, vanno cancellate dalla faccia della Terra, non sto zitto, non cedo a paura”, “Sono terrorizzato dal fatto che in Italia non ci siano controlli alle frontiere”, “Vada via chi vuole imporre il suo Dio”. Parole che rimbalzano su twitter, come rimbalza il duello con Lerner a Ballarò: “Ne ho le palle piene di chi ammazza nel nome di Allah, tornate a casa vostra!”. Gran finale a Porta a Porta: “Basta cedere alle pretese islamiche, la Mecca è da un’altra parte!”.
Il cinismo diventa propaganda indisturbata nel pollaio dei talk nazionali, dove in nome dell’audience ogni conduttore lascia che il gallo canti bestialità , che le galline si azzuffino trasformando il terrore in spettacolo.
(da “Huffingtonpost”)
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