L’AIR FORCE RENZI E’ ANCORA A CARICO DELL’ITALIA, ALTRO CHE LE BALLE DI DI MAIO E TONINELLI
A FINE LUGLIO L’ANNUNCIO CON TANTO DI FANFARE: “ABBIAMO STRACCIATO IL CONTRATTO”… PECCATO CHE NON SIA VERO, LA RISPOSTA DEGLI ARABI
Ilario Lombardo sulla Stampa oggi ci racconta una storia favolosa a proposito dell’Air Force Renzi, ovvero l’Airbus 340-500 targato I-Taly che ha un contratto di leasing molto oneroso e che il MoVimento 5 Stelle aveva annunciato di aver dismesso. Ebbene, l’aereo è invece ancora in carico all’Italia:
Ma qualcosa è andato storto e ora quell’aereo dovrebbe diventare un museo dello spreco. Questa l’idea dei 5 Stelle: un memoriale della lotta contro le spese inutili. Un monumento della e alla propaganda degno dei simboli della vittoria militare — carri armati e velivoli vari — tirati a lucido nel Museo della Revoluciòn cubana. Una settimana fa era stato il deputato Pd Michele Anzaldi a mettere in dubbio che gli Emirati si fossero ripresi il pachiderma dei cieli. «Etihad ha risposto o il governo continua a pagare?».
In molti ricorderanno lo show di fine luglio, videodiffuso sui social e rilanciato dal premier Conte, di Di Maio e Toninelli nell’hangar di Fiumicino, per annunciare lo straccio del contratto e un «risparmio di 108 milioni di euro». Pare che le cose non siano filiate lisce.
Da Palazzo Chigi apprendiamo che Etihad ha risposto e ha detto di non sapersene che fare dell’aereo, e di non volersi accollare i costi dello smantellamento.
Di fatto un contratto è in essere e anche se i commissari di Alitalia e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta hanno annunciato di aver disdetto il leasing, in un contratto esiste una controparte. E allora meglio dirottarlo su un altro palcoscenico promozionale. Il museo, il memento per gli spreconi.
Insomma, da una parte c’è chi spreca, dall’altra chi fa credere di aver risolto un problema senza averlo fatto.
Il museo sarebbe meglio intitolarlo agli Sprechi e alla Propaganda.
(da “NextQuotidiano”)
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