L’AQUILA: IL GROSSO AFFARE DEI PONTEGGI E DELLE MACERIE
ORA VA DI MODA “PUNTELLARE” TUTTO, ANCHE LE CASE DA DEMOLIRE, “TANTO PAGA IL COMUNE”….50.000 EURO PER UNA CASA PRIVATA, 500.000 PER UN PALAZZO IMPORTANTE: QUANDO SI DOVRANNO ABBATTERE, ALTRI 200.000 EURO PER TOGLIERLI… AVEVA SENSO PUNTELLARLI SUBITO SEMMAI, NON DOPO UN ANNO.. E 4 MILIONI DI TONN. DI MACERIE FANNO GOLA A MOLTI
Siamo tra i pochi siti (probabilmente l’unico di destra) che sull’Aquila ha scritto verità scomode e sempre in anticipo sui fatti, raccogliendo anche testimonianze locali.
Qualcuno ora si mostra preoccupato per quanto sta accadendo tra i terremotati e comincia a capire che non tutta la verità è stata detta dal governo e dai media, che la vicenda è stata utilizzata da molti per godere di un consenso popolare in Italia che non marciava di pari passo con la verità dei fatti.
Quindici giorni fa, 300 aquilani hanno protestato in piazza, domenica scorsa sono diventati 1.000, per l’appuntamento annunciato per il prossimo fine settimana saranno ancora di più: un motivo c’è, ed è evidente.
La ricostruzione è ferma, l’ordinanza che autorizza a sistemare anche le case con lievi danni non è mai stata emessa perchè mancano i soldi, le macerie sono rimaste quelle di un anno fa.
Non solo: emerge che le C.a.s.e. sono costate un’enormità , 2.400/2.700 euro a mq, una cifra doppia di quella di mercato.
Abbiamo ascoltato in Tv un imprenditore che quelle case (identiche, con gli stessi criteri) si era offerto di erigerle con uno sconto del 40%, ma la sua offerta non è stata neanche considerata, essendo fuori dal giro.
Abbiamo ascoltato architetti denunciare l’errore di non aver voluto subito optare per le casette di legno che sarebbero costate a metro quadro un terzo di quanto si è speso per le altre, salvo poi dover ordinare anche queste perchè i calcoli sulle prime erano stati sbagliati.
Queste casette di legno sono perfette, coibentate e le opere di urbanizzazione più rapide: a quest’ora tutti avrebbero una casa, invece di dover assistere ancora 10.000 terremotati in albergo e altri sparsi tra case in affitto e caserme.
Tutti segnali cui avevamo accennato in tempi non sospetti e che ora stanno diventando di pubblico dominio.
Per questo oggi parliamo del miracolo dei “progettisti del puntellamento”.
I proprietari di case danneggiate all’Aquila sono da giorni incalzati da aziende che vogliono puntellare ad ogni costo la loro casa, sia che abbia subito danni leggeri, sia che sia da demolire.
E a chi risponde “che senso ha puntellare dopo un anno?”, arriva l’invito: “La puntelli, tanto paga il Comune”.
Stanno girando milioni a non finire su puntellamenti e ponteggi: sugli edifici vincolati dalla Sovraintendenza ci vogliono impalcature speciali con ganci che costano dai 18 ai 28 euro l’uno.
In un palazzo ce ne vogliono migliaia, immaginate che guadagni.
Per un palazzo importante si arriva a preventivi di ponteggiatura di 500.000 euro, poi altri 200.000 per toglierla.
Le abitazioni private vanno su costi di puntellamento di circa 50/60.000 euro: si puntella anche la casa che dovrà essere abbattuta.
Questo lavoro aveva al limite un senso se si fosse fatto nei giorni successivi al sisma, per evitare altri crolli: a distanza d un anno è un business, “tanto paga il Comune”.
Certi edifici pericolanti bisognava abbatterli subito e portare via le macerie: ora si potrebbe ricostruire.
Ma i soldi (1,3 miliardi di euro) si sono spesi quasi tutte per le C.a.s.e., non c’era più un euro a bilancio.
Ora si parla di costi di 15 miliardi, non si sa quanti anni.
Quanti ce ne vorrano solo per portare via le macerie?
Sono 4 milioni di tonnellate, di questo passo ci vorranno 4 anni, salvo che qualcuno non tiri fuori i soldi e al tempo stesso non autorizzi a spostare le macerie in un sito di stoccaggio.
E solo in una seconda fase fare la selezione stabilita per legge.
E’ da un anno che sono lì, ci vuole tanto a capirlo?
Non si possono selezionare le macerie così, prima occorre spostarle in una grande area e liberare la città .
Si fa spesso l’apologia del fare e del decisionismo, ma per attuare una cosa di buon senso cosa aspettiamo?
Che la gente salga sulle barricate?
A quel punto non ci sarà Minzolin che tenga e la gente saprà la verità .
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