SONDAGGIO CRESPI REGIONALI: IN LIGURIA IN TESTA BURLANDO (50%) , BIASOTTI AL 48,5%
TESTA A TESTA IN LIGURIA, MA IL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA E’ AVANTI…TRA I PARTITI , RISPETTO ALLE EUROPEE, CALANO LEGA, IDV ED ESTREMA SINISTRA… REGGONO PDL, PD E UDC
La Liguria è una delle regioni dove si gioca la vittoria o il ridimensionamento delle ambizioni del centrodestra.
Ricordiamo due dati: alle scorse regionali, la sinistra, a livello nazionale, vinse in 11 delle 13 regioni che a marzo andranno al voto.
Era il momento migliore per il centrosinistra e quel risultato non fece che sancire un successo storico.
Un anno fa invece, alle elezioni europee, situazione capovolta: se fossero state elezioni regionali, il centrodestra avrebbe vinto 10 a 3.
A distanza di un anno da quel voto pertanto una “non conferma” o un cedimento assumerebbero il significato di un dissenso verso l’operato del governo.
Ecco perchè queste elezioni regionali rappresentano,a detta di tutti gli osservatori, un test importante e con palesi risvolti politici nazionali.
Sia per la coalizione di centrodestra che sembra arrancare, che per quella di centrosinistra che deve verificare gli effetti “dell’assestamento Bersani”. Senza contare il nuovo ruolo del’Udc di Casini che guarda in prospettiva al nuovo grande centro.
In questo quadro, la Liguria un anno fa sarebbe stata conquistata dal centrodestra.
Ora la situazione appare molto più difficile, tanto è vero che nello stesso Pdl si tende ad accreditare la vittoria alla sinistra.
I cadidati in lizza sono Claudio Burlando, governatore uscente, per la coalizione di centrosinistra, e Sandro Biasotti, ex presidente della Regione, per quella di centrodestra .
L’ultimo sondaggio commissionato a Crespi Ricerche e pubblicato su “Clandestino web” danno Burlando al 50% contro il 48,5% di Biasotti.
Terzo incomodo il candidato radicale Silvio Viale con il suo 1,5%, sempre che i radicali riescano a raccogliere sul territorio le firme necessarie per presentarlo, il che non appare certo.
Il sondaggio ha testato anche le intenzioni di voto per i partiti che non vedono grosse oscillazioni, ma qualche significativa nuova tendenza.
Di seguito diamo i dati, raffrontandoli con quelli degli stessi partiti alle ultime elezioni europee in Liguria.
Il Pdl è dato al 34% (aveva il 34,4%), la Lega all’ 8,5% (aveva il 9,9%), la Destra all’ 1% ( aveva lo 0,6%, Fiamma Tricolore anch’essa 0,6%).
La lista Biasotti (quella che sostiene il candidato presidente) è data al 5%.
La somma di questi partiti corisponde al 48,5% che viene accreditato a Biasotti.
Passiamo al fronte contrapposto: il Pd è dato al 28% (aveva il 29,8%), l’Idv al 6,3% (aveva l’8,6%) , l’Udc al 5% (aveva il 4,9%), Prc e Pdci al 3% (avevano il 3,9%), Sinistra e LIbertà all’1% (aveva il 2,3%), i Verdi all’ 1% (erano con Sinistra e Libertà ), la Lista Burlando al 2,5% , la Lista Bonino Pannella all’ 1,5%.
Mentre Pdl, Pd e Udc tengono ( considerando anche le liste di appoggio personali), si registrebbe un calo della Lega (-1,5%) e dell’Idv (-2,3%) e una contrazione minore dei partiti del’estrema sinistra.
Altri sondaggi davano nelle scorse settimane un divario maggiore a favore di Burlando ( 52% a 48%): certamente un ruolo decisivo come sempre lo assumeranno gli indecisi e le vicende nazionali.
Per ora rimane la sensazione che il centrodestra ha perso il vantaggio che aveva un anno fa nell’elettorato e si trova ad inseguire un risultato che sembrava quasi sicuro.
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