“LASCIATE BEIRUT”: ALMENO 100 MORTI, ALTRI 100 DISPERSI E 4.000 FERITI NELL’ESPLOSIONE
IL TRAGICO BILANCIO DELLA CROCE ROSSA
Sale il bilancio delle vittime a Beirut, in Libano, con la Croce rossa che parla di oltre 100 morti. Secondo quanto riportato dai media, George Kettaneh, un funzionario della Croce Rossa libanese, ha dichiarato che almeno 100 persone sono state uccise e oltre 4.000 ferite nella massiccia esplosione.
Il ministro della salute libanese Hamad Hasan consiglia a chiunque possa di andare via da Beirut, devastata ieri da due potenti esplosioni che hanno causato almeno 78 morti e 4.000 feriti. Hasan – citato dai media locali – afferma infatti che materiali pericolosi sprigionatisi nell’aria dopo le deflagrazioni potrebbero avere effetti a lungo termine mortali.
A provocare le esplosioni che hanno dilaniato Beirut, nel Libano, è stato un carico di nitrato di ammonio di oltre 2700 tonnellate che era conservato in un magazzino nei pressi del porto dopo esser stato confiscato sei anni fa.
Il ministro degli interni Mohammed Fahmi ha riferito spiegando che da una prima ricostruzione il nitrato di ammonio sarebbe stato posizionato nel magazzino dopo esser stato sequestrato da una nave mercantile nel 2014.
Testimoni riferito di aver visto una nuvola arancione come quella che appare quando viene rilasciato gas tossico di biossido di azoto dopo un’esplosione che coinvolge nitrati e nel Paese è forte la preoccupazione anche per le tossine presenti ora nell’aria.
Donald Trump afferma che secondo quanto appreso da fonti della Difesa statunitense le terribili esplosioni avvenute a Beirut, in Libano, potrebbero esser state causate da causato da una bomba.
Il presidente degli Stati Uniti, parlando con i giornalisti alla Casa Bianca ha detto di aver incontrato alcuni generali secondo i quali si sarebbe trattato di un’esplosione indotta, di “un attacco, provocato da un qualche tipo di bomba”.
I funzionari libanesi affermano di non aver determinato la causa dell’esplosione, che ha distrutto gran parte di un porto e danneggiato edifici in tutta la capitale, causando almeno 78 morti e oltre 4000 feriti.
Accuse incrociate. Israele ha fatto sapere che non ha nulla a che vedere con la terrificante esplosione avvenuta nel porto di Beirut, ma una fonte dello Stato ebraico ha tenuto a sottolineare che, secondo informazioni non corroborate, il magazzino presso cui è avvenuta la deflagrazione che ha causato decine di morti e migliaia di feriti, veniva utilizzato da Hezbollah, il movimento sciita filo-iraniano che ha sempre giocato un ruolo di spicco nella politica libanese.
Fonti di Hezbollah attribuiscono invece ad un sabotaggio israeliano la responsabilità della potente esplosione che ha sconvolto Beirut, causando almeno 73 morti e 2.750 feriti. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, le milizie sciite filoiraniane ritengono possibile che le due esplosioni consecutive che hanno interessato il deposito n. 12 del porto di Beirut siano state causate da un’azione di sabotaggio di Israele.
La versione ufficiale riferisce di un esplosione di un deposito di fuochi di artificio o di nitrato di ammonio, causata da un incendio. Fonti di intelligence occidentali contattate in precedenza dall’Adnkronos ritengono che ad esplodere potrebbe essere stato un deposito di armi di Hezbollah
(da agenzie)
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