AL VICESINDACO LEGHISTA DI FERRARA HANNO PIGNORATO LO STIPENDIO: HA UN DEBITO DI 50.000 EURO CON IL FISCO
E ANCHE ALTRI DUE NEI CONFRONTI DI UN SUO EX AVVOCATO E DI UNA CITTADINA PER ALTRI 20.000 EURO
Nicola Naomo Lodi, vicesindaco di Ferrara per la Lega, secondo quanto scrive il sito Estense.com ha rinunciato a parte del suo stipendio. Ma non si tratta di uno di quei gesti in favore di microimprese e cittadini che in questi anni sono andati tanto di moda. Il compenso di Naomo sarebbe stato pignorato per un debito con l’Agenzia delle Entrate di quasi 50mila euro. E non solo.
Infatti, come spiega Estense, il debito totale di Nicola Lodi ammonterebbe a quasi 70mila euro nei confronti oltre che del fisco anche di privati, che per vedersi restituite le somme che gli spettavano hanno dovuto ricorrere alle vie legali:
A luglio, su richiesta del tribunale, è lo stesso settore Risorse umane del Comune di Ferrara che deve scrivere al giudice delle esecuzioni.
Il dirigente spiega che Lodi percepisce da mesi solo una parte dei 3.227,46 euro netti che gli sono riconosciuti come indennità di funzione.
Dal 1° febbraio 2020, infatti, in seguito a un atto di pignoramento presso terzi dell’Agenzia delle Entrate, per un ammontare di 49.229,06 euro, l’importo netto mensile che gli spetta si è ridotto a 2.766,26, in quanto un settimo del suo stipendio (pari a 461,20 euro) è assegnato provvisoriamente al creditore.
Oltre all’Agenzia delle Entrate anche un ex legale di Lodi e una cittadina di Ferrara sono creditori in attesa:
Il suo ex legale gli chiede 7mila euro, che comprendono parcella e spese di giudizio, cui si aggiungono 1336 euro per compensi di esecuzione e accessori, spese di registro e interessi
Ma la lista dei creditori che hanno proceduto contro Naomo continua. Ci sono anche 13.544,89 euro (oltre a interessi e 1.000 euro di spese di esecuzione oltre accessori e spese generali) dovuti a una cittadina di Ferrara.
A completare il racconto un particolare importante. Naomo avrebbe potuto evitare il pignoramento e il coinvolgimento del comune di Ferrara.
Sarebbe bastato, come gli era stato precisato dall’ufficiale giudiziario a febbraio, pagare un sesto della cifra.
Ma a luglio ancora non è stato versato niente. Rendendo così esecutivo il decurtamento dello stipendio fino all’estinzione del debito.
(da agenzie)
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