LE ACQUE DELLA SENNA SONO STATE RIPULITE AL PUNTO CHE, ENTRO UN ANNO, SARÀ POSSIBILE FARSI IL BAGNO NEL FIUME DELLA CAPITALE FRANCESE
IL PROGETTO DELLA SENNA BALNEABILE È STATO SPINTO DALLA SINDACA ANNE HIDALGO, CON UN MAXI INVESTIMENTO DI 1,4 MILIARDI DI EURO PER RENDERE PARIGI VIVIBILE NEI PROSSIMI DECENNI, QUANDO LA TEMPERATURA POTREBBE ARRIVARE A 50° PER COLPA DEL RISCALDAMENTO CLIMATICO
I Giochi olimpici di Parigi cominciano tra un anno esatto, il 26 luglio 2024, e la sindaca Hidalgo sottolinea quel che sembra un innegabile successo: le acque della Senna ospiteranno, come promesso, tre prove olimpiche, e l’anno dopo saranno i parigini a potersi tuffare nel fiume. Nel tratto della Senna che scorre sotto alla Tour Eiffel gli atleti olimpici disputeranno le gare della maratona di nuoto, triathlon e paratriathlon.
I test degli ultimi giorni dimostrano che le acque della Senna sono ormai pulite o quasi, e la loro qualità dovrebbe ancora migliorare con le misure previste nei prossimi mesi.
Nel 1990 l’allora sindaco di Parigi e futuro presidente della Repubblica, J acques Chirac, proclamò che «entro tre anni farò il bagno nella Senna davanti a tutti per provare che è diventato un fiume pulito». Chirac è morto nel 2019 senza avere realizzato il suo sogno.
Ma il grande investimento di 1,4 miliardi di euro sembra dare i suoi frutti e le Olimpiadi serviranno come prova generale di una progressiva apertura a tutti che comincerà nel 2025 con tre siti parigini già identificati: davanti all’île Saint-Louis sul lato rive droite, tra il porto di Grenelle e le rive dell’île au Cygnes, e a Bercy davanti alla Biblioteca nazionale di Francia.
La Senna balneabile è vista, in prospettiva, anche come uno dei tanti accorgimenti necessari per rendere Parigi ancora vivibile nei prossimi decenni, quando la temperatura potrebbe arrivare a 50° per colpa del riscaldamento climatico.
La sindaca Anne Hidalgo punta molto a riuscire dove i predecessori — da Chirac al suo mentore Bertrand Delanoë — hanno fallito, ma deve guardarsi dalle critiche di chi la accusa di dedicarsi solo a battaglie mediatiche e un po’ evanescenti su piste ciclabili e bagno nella Senna, trascurando problemi più profondi come la povertà in crescita. Forse anche per questo ieri la sindaca ha lanciato un appello al presidente Macron per trovare una soluzione a medio-lungo termine per i clochard, per adesso destinati semplicemente a venire redistribuiti nel resto della Francia, l’estate prossima, per non rovinare l’immagine di Paris 2024.
(da agenzie)
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