LE DOMANDE NON RIGUARDANO PIÙ IL SOLO SANGIULIANO ‘NNAMMURATO, MA ANCHE LA PREMIER DI COLLE OPPIO
SE È VERO, ED È VERO, CHE VOCI, FOTO, EMAIL E SCONTRINI CIRCOLANO DA ALMENO UN ANNO, COM’È POSSIBILE CHE NESSUNO SPIFFERO SIA MAI ARRIVATO ALLE ORECCHIE DELLA DUCETTA? POSSIBILE CHE SIA STATA L’ULTIMA AD APPRENDERE DELLA NOTIZIA, COME L’ULTIMA DELLE CORNUTE?
Non ci vuole il mago Otelma e neppure Dagospia per prevedere il Gennymeteo delle prossime ore. L’assedio si sposterà a Piazzale Clodio, per il conto alla rovescia dell’iscrizione della notitia criminis al RGNR (Registro delle Notizie di Reato), poi dell’ assegnazione del fascicolo a un PM e della delega alla polizia giudiziaria per le indagini.
A carico di noti o di ignoti? Questo potranno dirlo solo i pubblici ministeri, dopo aver acquisito gli atti e raccolto le testimonianze delle persone informate dei fatti, in primis Maria Rosaria Boccia, che non vede l’ora di vuotare il sacco a verbale
A quel punto inizierà il balletto dei comunicati prestampati in batteria: “fiducia nella magistratura”, “l’indagine è un atto dovuto”, tutti certi di poter chiarire la loro estraneità e che “la giustizia farà il suo corso”.
Mentre gli strateghi della comunicazione istituzionale di Palazzo Chigi, che hanno ormai definitivamente dimostrato sul campo tutto il loro valore, trasformando una squallida vicenda di corna locali, vesuviane, in uno scandalo internazionale che sta facendo traballare il governo coprendolo di ridicolo, hanno già pronta la velina per (provare a) chiudere il caso: basta gossip, il governo va avanti con la fiducia degli italiani.
Ma se da comica la faccenda si fa davvero seria, allora le domande non più a Sangiuliano ma alla premier di Colle Oppio saranno altre e ben più imbarazzanti.
La prima: se è vero come è vero che voci, foto, email, audio, scontrini e dossier di ogni tipo circolano almeno da un anno, di bocca in bocca, da ufficio a ufficio, da redazione a Instagram e da Instagram a redazione, come è possibile che nessuno spiffero sia mai arrivato alle orecchie della Ducetta?
Nessun solerte addetto alla sicurezza dello stato e del Premier ha mai intercettato un indizio della spy story da riportare in una delle informative riservate che settimanalmente vengono recapitate al Presidente del Consiglio per il tramite della segreteria speciale?
Possibile che sia stata l’ultima ad apprenderne come l’ultima delle cornute? Se così è e se vi pare, “unfit to lead” titolerebbe L’Economist cambiando solo la picture alla copertina che crocefisse Silvio Berlusconi.
La macchiettizzazione – come insegnano gli uscieri di Palazzo Chigi – è l’inizio della fine. E lo è stato anche per statisti ben più attrezzati a gestire la cosa pubblica della Ducetta incartata dall’arroganza del potere, in modalità “Io ce l’ho più duro di tutti”
(da Dagospia)
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