LE MENZOGNE DELLO SCIACALLO: SALVINI SMENTITO DAI CARABINIERI
“NOTTE DI GUERRIGLIA A FERRARA, CARABINIERI MINACCIATI E ACCERCHIATI”… SOLO UNA PROTESTA DOPO CHE UN RAGAZZO NIGERIANO ERA STATO INVESTITO… I CARABINIERI: “NESSUN LANCIO DI BOTTIGLIE O ACCERCHIAMENTO, NESSUN CONTATTO, PROTESTA RIENTRATA QUANDO SONO STATI INFORMATI CHE IL RAGAZZO NON ERA MORTO, MA SOLO FERITO”
Nella notte alcuni cittadini stranieri hanno protestato in seguito all’investimento di un ragazzo nigeriano di 28 anni dopo un controllo dei Carabinieri a Ferrara.
Matteo Salvini ha prontamente “denunciato” l’accaduto su Facebook, parlando di guerriglia urbana e di accerchiamento dei carabinieri da parte del gruppo di nigeriani.
La versione raccontata da Salvini è stata smentita dai carabinieri di Ferrara, smentendo sia l’accerchiamento che il lancio di bottiglie, come spiega il quotidiano online Fanpage.it.
Come sono andate le cose
Intorno alle 20.30 del 16 febbraio un ragazzo nigeriano di 28 anni è stato investito durante un controllo da parte dei carabinieri. Inizialmente si era diffusa la voce che il ragazzo fosse morto, ma invece era solo ferito.
L’inseguimento è avvenuto in zona Gad, nei pressi della stazione, zona nota per episodi di spaccio e criminalità . Alla notizia dell’investimento circa 40 persone sono scese in strada, rovesciando una campana della raccolta del vetro, protestando contro i Carabinieri.
“Video pazzesco, roba da matti! Notte di guerriglia a Ferrara: bande di nigeriani hanno rovesciato cassonetti, creato disordini, minacciato e accerchiato i Carabinieri. Grazie alle Forze dell’Ordine per la professionalità dimostrata, che ha evitato il peggio. Sarò presto in città per mettere un po’ di cose a posto”, ha scritto il ministro degli Interni Matteo Salvini.
Come hanno spiegato i Carabinieri però non c’è stato alcun contatto tra contestatori e forze dell’ordine, nè il lancio di bottiglie di vetro. I cocci che si vedono nel video, spiega ancora Fanpage citando i carabinieri, sono quelli della campana del vetro rovesciata.
La situazione si è subito placata dopo che un mediatore culturale ha spiegato che il ragazzo non era morto, ma solo ferito.
(da “TPI”)
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