LE PREVISIONI DELL’ISTITUTO CATTANEO: CON QUESTO SISTEMA ELETTORALE IL CENTRODESTRA FARA’ CAPPOTTO NEI COLLEGI UNINOMINALI
CON LE PERCENTUALI ATTUALI AL CENTROSINISTRA RIMANGONO POCHI COLLEGI
La mancata alleanza tra PD e M5S potrebbe consentire al centrodestra di prevalere in circa il 70% dei collegi uninominali di Camera e Senato.
È quanto rileva una analisi dell’Istituto Cattaneo che ha provato a stimare i risultati delle prossime elezioni sulla base degli ultimi sondaggi applicandoli al Rosatellum, il sistema elettorale misto attualmente in vigore, con una quota di proporzionale e una di maggioritario attraverso i collegi uninominali (il candidato con più voti, vince).
L’analisi del Cattaneo parte dal presupposto che nel centrosinistra convergano tutti i partiti più o meno vicini ai dem (Sinistra, Verdi, Azione di Calenda), Italia Viva di Renzi), Insieme per il Futuro di Di Maio).
Secondo il Cattaneo, i collegi blindati per il centrosinistra risulterebbero confinati in una parte della ex zona rossa (Emilia-Romagna, Toscana) e nelle grandi città (Milano, Torino, Genova, Roma, Napoli). Se ciò si verificasse, FDI, Lega e FI otterrebbero una confortevole maggioranza assoluta di seggi sia alla Camera che al Senato.
Nel complesso, considerando le medie di tutti i sondaggi pubblicati in luglio, ai tre partiti di centrodestra (FdI, Lega, FI) viene attribuito circa il 46% delle intenzioni di voto sul piano nazionale, al complesso dei soggetti di “centrosinistra” viene accreditato il circa il 36% delle intenzioni di voto, al M5S circa l’11%.
Secondo le proiezioni del Cattaneo, alla Camera il Centrosinistra potrebbe ottenere fino a 96 seggi per la quota proporziononale, 41 per quella uninominale, e tre nella circoscrizione estero per un totale di 141 seggi su 400, come previsto dalla legge costituzionale approvata nel corso della legislatura che ha disposto il taglio degli eletti per Camera e Senato. Il centrodestra invece può sperare di ottenere ben 121 seggi nella quota proporzionale e ben 103 in quella uninominale, oltre a 4 scranni per la circoscrizione estero. Per un totale di 228 seggi. Al Movimento 5 Stelle resterebbero solo 28 seggi nella quota proporzionale, nessuno in quella uninominale e uno solo all’estero.
Stessa storia al Senato: su 200 seggi, al Centrosinistra andrebbero 48 per la quota proporzionale e solo 18 per la quota maggioritaria, in totale 68 inclusi due scranni per la circoscrizione estero. Al centrodestra potrebbero essere riconosciuti 61 seggi in quota proporzionale e ben 54 in quella uninominale, per un totale di 117 seggi, quasi il doppio rispetto al centrosinistra. Ai 5 Stelle resterebbero solo 13 seggi a Palazzo Madama
(da Huffingtonpost)
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