LE PROMESSE ELETTORALI DI SALVINI SONO UN IMPOSSIBILE BLUFF: COSTANO 120 MILIARDI
FLAT TAX, PENSIONI E FAMIGLIA, ECCO I CONTI SENZA AVERE LE COPERTURE
E’ sull’insostenibile leggerezza della flat tax al 15% che si sorregge l’intero programma economico della Lega: un piano di legislatura da almeno 110-120 miliardi di euro a cui ne vanno aggiunti 26,4 per sterilizzare l’aumento dell’Iva (aspetto che peraltro non viene menzionato).
Certo, di spunti interessanti ce ne sono molti, come l’obbligo di retribuire stagisti e apprendisti professionali: “lavoro sfruttato” di cui nessun altro partito sembra preoccuparsi.
C’è un duro attacco alla direttiva europea Bolkenstein che minaccia gli stabilimenti balneari nostrani e per questo la Lega chiede “l’abolizione o un periodo transitorio di almeno 30 anni per la salvaguardia del diritto al lavoro”.
C’è il riferimento al salario minimo, ma proprio come nel caso del Pd manca l’indicazione della soglia ipotizzata.
Per molti aspetti il programma di Salvini riguarda quello del Pd, in particolare sul fronte famiglia: 400 euro al mese a famiglia per ogni nuovo nato fino ai 18 anni; in più però ci sono asili nido gratuiti per i redditi fino a 60mila euro.
A livello di istruzione superiore, invece, la Lega è ancora più a sinistra: promette maggiori investimenti in ricerca e sviluppo per trattenere i migliori cervelli.
Non si dice, però, a quanto dovrebbe ammontare la spesa che oggi vale l’1,2% del Pil (in Germania è al 3% e la media Ue arriva al 2%).
Il problema — come per il Pd — è che mancano tutti i riferimenti alle coperture.
Dal punto di vista economico, il programma è ambizioso, ma alimenta diversi dubbi circa la sua sostenibilità .
Proprio a cominciare dalla flat tax al 15%. A fronte di una base imponibile di circa 800 miliardi, il gettito Irpef dello scorso anno è stato pari a 167 miliardi: con la proposta della Lega scenderebbe a 120 miliardi (la progressività è in qualche modo garantita da detrazioni per 3mila euro per ogni componente del nucleo famigliare nei redditi fino a 35mila euro e da detrazioni per 3mila euro per ogni figlio a carico nei redditi fino a 65mila euro).
L’abolizione delle detrazioni attuali dovrebbe venire compensata dai 3mila euro della Lega, il nodo però riguarda i 47 miliardi di minor gettito.
Le coperture sono vaghe: si fa riferimento all’emersione del nero, ma immaginare una qualsiasi cifra è un azzardo.
La Lega però sostiene che la flat tax sia destinata a generare maggiori consumi e quindi un aumento del gettito Iva. A cascata, poi, il partito è convinto che l’aumento della domanda generi più occupazione anche perchè tra i capisaldi del programma c’è l’abbattimento del cuneo fiscale: un progetto identico a quello del Pd, ma ogni punto costa circa 2,5 miliardi di euro (anche questi senza coperture).
Certo, una qualche copertura potrebbe arrivare dalla maxi sanatoria nei confronti dei creditori di Equitalia: degli oltre mille miliardi di arretrati, la Lega sostiene che quelli veramente esigibili siano 650 miliardi.
Salvini punta a recuperarne 60 miliardi di due anni, ma dalla maxi sanatoria sarebbero esclusi quanti hanno accumulato debiti superiori ai 200mila euro (comprensivi di sanzioni, interessi e more).
Pensioni. Il superamento della Fornero con il ritorno alla pensione di anzianità per chi ha più di 40 anni di contributi “è un diritto”: un’operazione del genere, però, costa almeno 15 miliardi di euro.
Banche. Separare le attività commerciali da quelle d’affari, riforma del sistema di vigilanza e controllo; tutela del risparmio e dei conti correnti fino a 200mila euro. Alle banche viene anche imposto di ridurre i costi massimi per l’utilizzo di bancomat e carte di credito: c’è un regolamento Ue che gli istituti italiani continuano ad aggirare. Contestualmente, però, si vuole abolire il limite al pagamento in contanti.
Infrastrutture. La Lega promette 22 miliardi di investimenti in 5anni per “per attrezzare i nostri Porti con aree retro portuali capaci di garantire lo sdoganamento delle merci in loco”; previsti anche investimenti per potenziare l’alta velocità . Come verrà fatto non si sa.
Minibot. Sono probabilmente la proposta più al “limite” della Lega che propone di saldare tutti i debiti della pubblica amministrazione.
Nel programma si sottolinea che “non si tratta di una moneta parallela perchè i trattati Ue lo impediscono”, ma di un “pezzettino di debito pubblico” che diventa un “credito per il cittadino che lo possiederà . I minibot — si spiega — verrebbero assegnati senza formalità e volontariamente a tutti i creditori dello Stato in qualsiasi forma”.
Se non stupisce la totale assenza al tetto del deficit e alla riduzione del debito, colpisce l’attenzione della Lega all’ambiente: nel programma si spinge sulla green economy; sull’auto elettrica e sull’economia circolare. “Uomo e ambiente — si legge — sono facce della stessa medaglia. Chi non rispetta l’ambiente non rispetta se stesso”.
(da “Business Insider”)
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