“LIBERO” CI E’ COSTATO 35 VOLTE IL RISCATTO DI SILVIA ROMANO
DAL 2003 QUESTA LA CIFRA INCASSATA DAL QUOTIDIANO SOVRANISTA CHE NEL 2017 E’ STATO PURE CONDANNATO PER UNA PARTE DI QUEI FONDI
Una volta ti ritrovi il titolo razzista e l’altra quello sessista. Ci siamo drammaticamente abituati alle sparate di Libero. Quello che pochi sanno, però, è che il quotidiano edito da Antonio Angelucci ha goduto beatamente di fondi pubblici da tempo immemore.
Secondo i dati riportati dal dipartimento per l’Editoria, infatti, dal 2003 al 2017 il quotidiano ha ricevuto oltre 50 milioni di euro. Per l’esattezza: 53 milioni 208mila 349 euro.
Ed è proprio nel 2003 che per il quotidiano con sede a Milano comincia la svolta: la società editrice prende in affidamento la testata di Opinioni Nuove e si lega al Movimento Monarchico Italiano. Una manovra che gli consente di beneficiare già allora di 5,3 milioni di euro. Da lì la strada è spianata: negli anni 2006 e 2007 il quotidiano arriva ad incassare oltre 7 milioni di euro.
E non sono certamente spiccioli anche quelli ricevuti negli ultimi anni. Basti pensare al 2017, ultimo anno a disposizione: 4,6 milioni.
Senza dimenticare, tra le altre cose, che dal 2008 al 2012 il quotidiano neanche ha ricevuto finanziamenti pubblici.
Una montagna di soldi, dunque, per un editore che nel 2017 è stato pure condannato per falso: i quotidiani Libero e Il Riformista, altro quotidiano edito da Angelucci, avevano ricevuto contributi pubblici indebitamente. Nel 2013, invece, i 3,4 milioni erogati ma ugualmente conteggiati non sono stati versati perchè, verosimilmente, erano stati assegnati più soldi del dovuto negli anni precedenti.
(da agenzie)
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