LIGURIA, LE MARCHETTE DELLA GIUNTA GABIBBO-LEGHISTA: INCAPACI DI RENDERE EFFICIENTE LA SANITA’ PUBBLICA, LA SVENDONO AI PRIVATI
“PRIVATIZZEREMO IL 15% DELLA SANITA’ LIGURE”… E ARRIVANO I FALCHI DELLA SANITA’ PRIVATA LOMBARDA GUIDATI DAL CICERONE LEGHISTA
I segnali nei giorni scorsi erano già abbastanza chiari.
Il blitz del gruppo Humanitas per realizzare un ospedale agli Erzelli, a Genova. L’indicazione politica dell’assessore regionale alla Sanità di lasciare ai privati la gestione degli ospedali di Bordighera, Albenga e Cairo.
Ma ieri il governatore della Liguria, Giovanni Toti, è stato ancora più esplicito: «Il nostro obiettivo è quello di riuscire a privatizzare il 15 per cento della sanità ligure ».
Un comparto che oggi ha circa 5.000 posti letto e 8.000 lavoratori (malcontati se non si pensa anche all’indotto e alle partite Iva).
L’obiettivo va molto oltre i tre ospedali già indicati e promette di accendere uno scontro pesante con i sindacati che già minacciano scioperi.
«In Liguria non possiamo più stare sotto il 5% come ora» annuncia il Gabibbo bianco autoproclamatosi imperatore..
Mentre l’opposizione alza la voce per contestare la decisione della giunta di centrodestra, accusandola di svendere il patrimonio della sanità pubblica e di scarsa trasparenza.
Se me sono accorti un po’ im ritardo…
Ovvie le considerazioni dei sindacati: “C’è il rischio che venga depotenziata la sanità pubblica perchè i servizi più “redditizi” finiranno in concessione ai privati. C’ è un disegno globale per fare a pezzi il pubblico in favore della privatizzazione”.
Il privato che arriverà sarà un privato convenzionato, senza alcun risparmio per le casse della Regione, visto che i costi in quel caso aumenteranno, invece che diminuire. Una operazione che andrà a discapito del sistema sanitario pubblico, perchè gli sottrarrà ulteriori risorse.
L’andazzo si era già capito dall’impostazione data alla vicenda di Gsl ad Albenga con l’affidamento a un gruppo di Monza, ma sopratutto dallo sbarco dei lombardi sulla collina degli Erzelli dove i vertici del gruppo Humanitas di Milano hanno visitato l’area individuata per ospitare l’ospedale del ponente.
Humanitas era rappresentata dall’amministratore delegato Luciano Ravera e dal direttore sanitario Norberto Silvestri che sono stati accompagnati, guarda caso, da Walter Locatelli, il leghista bergamasco ed ex direttore della Asl di Milano che è stato nominato dalla giunta Toti commissario straordinario di Alisa (l’agenzia sanitaria che da ottobre è il braccio operativo della Regione). La classica marchetta leghista.
Il gruppo Humanitas, colosso nazionale della sanità privata. ha il quartier generale a Rozzano, alle porte di Milano, ma anche altri cinque ospedali di cui tre in Lombardia (Milano, Varese e Bergamo), l’Oncologico di Catania e, ultimo arrivato, il Gradenigo di Torino.
L’obiettivo è espandersi ancora, anche in altre regioni e la Liguria – in primis Genova – è terra di conquista.
Con la benedizione del “gran marchettaro”.
(da agenzie)
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