LITE LEGA-M5S SUL REDDITO DI CITTADINANZA: DIRE CHE IL 70% NON NE HA DIRITTO E’ UNA TIPICA BALLA LEGHISTA
SONO STATE RESPINTE SOLO IL 28% DI DOMANDE… CERTO CHE SENTIRE CRITICARE UN AIUTO AI POVERI (ANCHE SE MALFATTO) DA PARTE DI CHI CONDONA GLI EVASORI FISCALI E’ ESILARANTE
Anche se la crisi di governo non è stata ancora certificata, nella (vecchia) maggioranza volano gli stracci. Tra gli oggetti del contendere il reddito di cittadinanza, misura simbolo del Movimento 5 stelle.
A metterlo nel mirino è il leader della Lega, Matteo Salvini, che a Rtl 102.5 afferma: “In tante realtà , soprattutto del Sud” il reddito di cittadinanza “si sta trasformando in incentivo al lavoro nero. Lo cancello? No, ma sono situazioni che vanno monitorate. Preferisco crescita e sviluppo all’assistenza”.
Il vicepremier, in un’intervista al Corriere della sera, aggiunge: “Sarà doveroso verificare il reddito di cittadinanza. Ci arrivano centinaia di segnalazioni, molte delle quali a me personalmente, da parte di imprenditori che quest’anno non riescono ad assumere i lavoratori che avevano l’anno scorso”.
A rincarare la dose ci pensa il viceministro leghista dell’Economia, Massimo Garavaglia: “Il 70% di chi lo chiede probabilmente non ne ha diritto – afferma -. Bisogna rivedere la misura dando di più a chi ne ha più bisogno e intervenire in favore delle imprese abbassando pesantemente il cuneo per chi assume”.
A stretto giro arriva la risposta del Movimento 5 stelle, che attraverso Facebook afferma: “Il reddito di cittadinanza è una misura che difendiamo con tutte le nostre forze. Una misura che ha ridato dignità alle persone e che assicura la tenuta sociale del paese. Oggi il forse ex sottosegretario a corrente alternata Garavaglia (non abbiamo ancora capito se la Lega ha ritirato i suoi ministri o meno) dice che il 70% di queste famiglie non ha diritto al reddito. È la più grande cretinata mai sentita!”.
Interpellata dall’Adnkronos, interviene anche il viceministro dell’Economia grillino, Laura Castelli: “I numeri comunicati da Garavaglia, secondo il quale il 70% di chi riceve il reddito di cittadinanza non ne avrebbe diritto, non corrispondono al vero – dice -. A me non risulta che la Guardia di Finanza abbia fornito dati in tal senso”.
“So che stanno per essere licenziate disposizioni operative ai reparti della Gdf a seguito di alcune interlocuzioni col ministero del Lavoro e Inps. Quel che è certo, è che grazie a un aumento dei poteri ispettivi e dell’organico, nell’alveo dei normali controlli – come, ad esempio, sul lavoro in nero – capita di trovare casi di persone che lavorano in nero e percepiscono anche il reddito. Quel dato, quindi, non è legato al reddito di cittadinanza”, rimarca l’esponente del M5S.
(da agenzie)
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