LITE TRA LEGHISTI: “IL SENZATETTO DOVE LO METTO?”
GENOVA, L’ASSESSORE SONIA VIALE CONTRO L’ASSESSORE GARASSINO: “NON PUO’ SCARICARE I CLOCHARD NEI PRONTO SOCCORSO”… MA A PSICHIATRIA UN POSTO LIBERO NON C’E’? (NON PER I SENZATETTO)
«Io sono sempre attenta a quelle che sono le esigenze delle amministrazioni cittadine, ma ci sono percorsi che devono essere condivisi: il pronto soccorso è un luogo deputato alle emergenze sanitarie. Non può essere la soluzione a tutto e nemmeno alla giusta esigenza di decoro cittadino».
La vicepresidente della Regione Sonia Viale è leghista come Stefano Garassino, ma tra i due assessori, nella vicenda dei clochard “accompagnati” al pronto soccorso del Galliera dai vigili urbani, non c’è sintonia.
Viale, che ha la delega alla Sanità , ma anche quelle al Welfare e alla Sicurezza, non ha apprezzato la mossa del collega del Comune di Genova.
Ma lo stile dell’assessore -sceriffo finisce anchwe nel mirino dell’opposizione, ancora una volta dopo la contestata (ed emendata) delibera contro chi rovista nei cassonetti. «Gli assessori comunali non devono fare gli sceriffi», attacca Luca Pastorino, deputato genovese di Liberi e Uguali, «La povertà non si combatte con il daspo urbano, le sanzioni o i trasferimenti forzati in ospedale di clochard senza alcun motivo».
In consiglio comunale è la capogruppo del Pd Cristina Lodi ad incalzare: «Questo genere di intervento rappresenta un comportamento grave: sottoporremo l’accaduto alle autorità competenti e valutiamo una segnalazione al Difensore civico».
C’e’chi evidenzia l’approccio errato nel ricovero “coatto”. Tra questi, anche il parroco di Sturla, don Valentino Porcile: «Quando i poveri vengono a rompermi troppo le scatole sul piazzale della chiesa, spesso mi dico: meno male che ci ricordate che esistete anche voi. Anzichè servirci thè e biscotti nei nostri salotti, sarebbe meglio offrire un thè caldo e qualcosa da mangiare a questi poveri cristi».
Anche l’associazione Avvocati di strada sta ragionando sulla situazione genovese. Sull’ultimo caso dei clochard accompagnati al pronto soccorso con il pretesto che non stessero bene, consentitemi un’iperbole: anche i nazisti hanno creato i campi di concentramento per quello che, nella loro ottica, era il bene della “razza” umana».
(da “il Secolo XIX”)
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