LO SFASCIO DELLA GIUSTIZIA A NAPOLI
110 PUBBLICI MINISTERI PER 465.462 FASCICOLI, OGNUNO HA 6.619 CAUSE SULLA SCRIVANIA….IL 50% DELLE DENUNCE RESTANO INEVASE, FALDONI DIMENTICATI E ACCATASTATI SUL PAVIMENTO…
All’atto della unificazione tra Procura Circondariale e quella presso il tribunale di Napoli, avvenuta nel gennaio del 2000, a fronte dei circa 16mila procedimenti pendenti nella Procura presso il Tribunale, la “vita comoda” presso l’ex Circondariale aveva portato ad accumularsi 697mila procedimenti. Non solo: 200mila, accatastati sui pavimenti, non erano ancora iscritti nei relativi registri, non essendo stati neanche esaminati. Sempre giacenti sul pavimento e ancora intonsi altri 2milioni di atti relativi a informative di polizia giudiziaria. Vennero poi alla luce 300mila atti analoghi, abbandonati all’interno di locali incendiati e dichiarati inagibili, risalenti a prima del 1992, inseriti senza alcun ordine in 500 faldoni.
In pratica, gli atti rinvenuti nella ex Procura Ciorcondariale ammontavano a oltre 2,3 milioni, di cui 1,1 milione recuperabile e 1,2 milioni di carte sparse, di fatto una amnistia per migliaia di delinquenti o giustizia negata per migliaia di vittime.
Alla data del 2 febbraio 2000, risultavano pendenti presso la ex Circondariale 10mila provvedimenti irrevocabili di pene detentive da eseguire, ma il ritardo condusse alla prescrizione ed inesecuzione, così i delinquenti rimasero in libertà .
In compenso un magistrato della ex Circondariale decide di utilizzare i fondi destinati alle spese d’ufficio per l’acquisto di 700 penne Parker da regalare ai dipendenti, al costo di 53 milioni di lire…
Il procuratore capo Agostino Cordova, che aveva denunciato lo sfascio della Procura all’opinione pubblica e ai suoi superiori, nel 2003 fu trasferito d’ufficio ” per incompatibilità ambientale e funzionale”, con 20 voti a favore dei togati e laici del Csm di orientamento di sinistra.. questo tanto per dire chi sta da una parte e chi dall’altra. Cordova fu abbandonato da tutti, nessuno gli contestò l’esattezza di quei dati, ma sia destra che sinistra si guardarono bene dal chiedere una commissione di inchiesta sulla giustizia napoletana.
Siamo arrivati ai giorni nostri, coi dati della direzione Generali Statistiche del Ministero della Giustizia: il 50% delle richieste dei cittadini che si rivolgono alla “legge” restano inevase e per ottenere giustizia ci vogliono tempi biblici. La media dei procedimenti neanche trattati è di 310.000 l’anno “contro noti” e di 156.000 “contro ignoti”.
Tutto ciò mentre a Napoli gli omicidi volontari sono aumentati da 132 a 177, quelli a scopo di rapina da 2 a 10 e quelli di stampo camorristico da 78 a 103. Un bel quadro, insomma, a cui si aggiunge il numero dei fascicoli pendenti presso la Procura: 465.462 fascicoli di cui dovrebbero occuparsi 110 pubblici ministeri. Come se ognuno avesse sulla propria scrivania 6.619 fascioli a testa.
Qualcuno pensa ancora che l’emergenza rifiuti sia l’unica e vera emergenza napoletana? A chi giova questo andazzo? Riflettiamoci….Governo, se ci sei batti un colpo.
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