LO SFOGO DELL’EX SINDACO VINCENZI CONTRO IL PD: “E BRAVI GLI INTELLETTUALI BORGHESI CHE HANNO SFASCIATO IL PD”
ATTACCHI ALLA INTELLIGHENZIA CITTADINA, A DON GALLO, AL PARTITO MASCHILISTA…POI SI PARAGONA A IPAZIA, MA DIMENTICA LA NOMENKLATURA CHE L’HA APPOGGIATA
«Nessuno ha digerito il Pd, bravi tutti». Il sindaco di Genova Marta Vincenzi, dopo aver attaccato il Pd per non averle confermato la fiducia, appoggiando la sua ricandidatura dopo 4 anni di governo della città , se l’è presa con gli intellettuali borghesi che, secondo il primo cittadino, avrebbero sostenuto Marco Doria (il candidato di Sel, vincente) alle primarie del centrosinistra.
«La cultura, mi raccomando! I nostri intellettuali, i loro giovani studenti, le firme dei giornalisti, la buona borghesia!», ha scritto ironicamente sulla sua pagina Twitter.
E ancora: «Se una donna ti fa pagare il parcheggio dell’auto in doppia fila a cui non rinunci è davvero una megera!»; «Sono come delle lavandaie che litigano. Volgari. Se un uomo va in bicicletta e non dice niente è così carino!»; «Le donne che scendono in piazza fanno piazzate». «Se un uomo si incatenerà per Fincantieri sarà un gesto maschio ed eroico. È sgradevole vedere una donna che scende in piazza». «Vuoi mettere come è rassicurante e linguisticamente corretto avere un sindaco!»; «Almeno è finito il tormentone linguistico! Si torni all’antico: sindaca, sindachessa, la sindaco… Che orrore!».
Nel suo lungo sfogo, il sindaco del capoluogo ligure si è poi paragonato a Ipazia, la matematica e filosofa di Alessandria d’Egitto uccisa nel V secolo da una folla di cristiani in tumulto: «A Ipazia – ha affermato Vincenzi – è andata peggio. Oggi le donne – ha sottolineato – riescono a non farsi uccidere quando perdono» ma «ci mettono secoli a far riconoscere il valore della propria intelligenza».
«Da maggio – ha aggiunto il primo cittadino – non ci sarà più un sindaco donna in nessuna grande città italiana nè di destra nè di sinistra ma con qualche assessorato si risolverà tutto.
Del resto – chiede con sarcasmo Vincenzi – una donna cosa ne capisce? Penserà mica di essere meglio degli amministrativisti che l’hanno preceduta?».
Il sindaco del capoluogo ligure ha infine fatto riferimento ad alcune scelte compiute in questi anni, criticando Don Andrea Gallo, che aveva appoggiato la candidatura di Doria: «Basta -ha dichiarato – con ‘sta fissa delle infrastrutture, di Smart cities. Vuoi mettere come è meglio parlare di beni comuni? Specie se benedice Don Gallo. A proposito – conclude Vincenzi – chissà dove sarebbe stato Don Gallo al tempo di Ipazia?».
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