L’OLANDA VERSO IL LOCKDOWN TRA OSPEDALI SOTTO PRESSIONE E RECORD DI CONTAGI
CHIUSURA DEI NEGOZI E SMART WORKING
I 16.364 di nuovi casi di Coronavirus nelle ultime 24 ore registrati ieri sono il picco più alto raggiunto dalla pandemia in Olanda.
Negli ultimi sette giorni 86.384 persone sono risultate positive, con una media di 12.341 al giorno. Per questo i Paesi Bassi, che nell’ultimo aggiornamento del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie risultano in zona rossa, vanno verso il lockdown. Gli esperti del Comitato Scientifico nazionale hanno consigliato al governo di Mark Rutte chiusure per due settimane. E oggi l’esecutivo ha in programma una conferenza stampa alle ore 18 per annunciare la sua decisione.
La conferenza stampa di Rutte
Che sarà molto probabilmente un blocco parziale delle attività, come ha annunciato l’emittente olandese Nos.
I bar, i ristoranti e gli esercizi commerciali non essenziali chiuderanno alle 19 per almeno tre settimane a partire da sabato 13 novembre. I lavoratori verranno invitati a lavorare da casa il più possibile mentre gli eventi sportivi si svolgeranno senza pubblico.
Scuole, teatri e cinema invece rimarranno aperti. Il contagio da Coronavirus nei Paesi Bassi ha ricominciato la sua corsa dopo l’abbandono delle restrizioni a settembre. La nuova ondata ha messo sotto pressione gli ospedali di tutto il paese, costringendoli a ridimensionare l’assistenza regolare per curare i pazienti affetti da Covid-19. Per questo gli esperti hanno consegnato al governo il blocco parziale delle attività e la limitazione dell’ingresso nei luoghi pubblici.
Anche se questo sarà in controtendenza con la strategia del governo, che fino a poco tempo fa pensava che un tasso di vaccinazione relativamente alto avrebbe portato all’ulteriore allentamento delle misure entro la fine dell’anno.
Oggi, scrive Reuters, la popolazione olandese è vaccinata completamente contro Covid-19 all’85% mentre le terze dosi sono state fornite solo agli immunodepressi e agli anziani. Il 55% dei pazienti negli ospedali e il 70% di quelli in rianimazione non erano vaccinati o avevano ricevuto soltanto la prima dose.
La scorsa settimana erano stati ampliati i luoghi per i quali era necessario il Green pass. Intanto il ministro della Salute Hugo de Jonge ha raccomandato la dose di richiamo per le persone che hanno ricevuto il vaccino monodose di Johnson & Johnson, poiché gli studi dimostrano che la protezione si è affievolita più velocemente rispetto ad altri vaccini.
(da agenzie)
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