L’OMBRA DELLA RUSSIA DIETRO L’AUMENTO DEGLI SBARCHI PER FAVORIRE LA CAMPAGNA ELETTORALE DEI SOVRANISTI E DEI LORO SERVI
IN CIRENAICA LA RUSSIA CONTROLLA I FLUSSI DI MIGRANTI CON I MERCENARI DELLA WAGNER… UNA PRECISA STRATEGIA COORDINATA PER INFLUENZARE LE ELEZIONI
Barconi carichi di migranti che partono dalla Libia e vengono spediti in Italia con tempismo sospetto, mentre si consuma la crisi di governo e nel nostro Paese inizia a tirare aria di cambiamento verso destra.
La Cirenaica diventa un “cannone puntato sulla campagna elettorale”, riferisce a Repubblica una fonte dei nostri apparati di sicurezza, e aggiunge: “L’immigrazione è forse l’arma più potente per chi ha interesse a destabilizzare e, dunque, a interferire sul voto di settembre”. Chi ci sarebbe dietro? Secondo i dati del dipartimento della Pubblica Sicurezza gli sbarchi sono aumentati vertiginosamente, e le imbarcazioni provengono principalmente dalle zone di Derna e Tobruk, la fascia costiera sotto il controllo delle milizie del generale Haftar supportate dai mercenari russi del Gruppo Wagner.
La sensazione è quella di un vero e proprio rubinetto aperto, vista l’influenza del Cremlino in quelle aree, per favorire la campagna elettorale di quei partiti che fanno leva sulla paura degli stranieri per raccattare consensi.
Non a caso tra i primissimi temi messi in campo da Matteo Salvini sulle sue pagine social immediatamente dopo lo scioglimento delle Camere e l’annuncio di nuove elezioni c’era proprio l’immigrazione e la retorica dei porti chiusi.
“A fare rotta verso le coste siciliane – scrivono Giuliano Foschini e Fabio Tonacci su Repubblica – non è soltanto la disperazione di chi fugge da conflitti, fame e persecuzioni, ma anche la volontà politica di chi, attraverso quei barconi, intende mettere sotto pressione l’Italia e l’Europa”.
Una ricostruzione che entra nel solco dello scoop fatto ieri da Jacopo Iacoboni su La Stampa, secondo il quale ci sarebbero stati contatti tra uno dei principali funzionari dell’ambasciata russa a Roma – Oleg Kostyukov – e Antonio Capuano, organizzatore del viaggio (mai fatto) di Salvini a Mosca.
“Il diplomatico – si legge – facendo trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del Governo italiano con questa operazione, avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal Governo”.
(da agenzie)
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