“L’ORSA JJ4 NON HA NESSUNA COLPA”
PARLA LUCIANO SAMMARONE, DIRETTORE DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO
«È giusto rimuovere l’orsa, che non ha nessuna colpa, ma serve per riportare un po’ di calma nel territorio». Luciano Sammarone è il direttore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un paradiso per umani e animali, dove vivono circa una sessantina di orsi marsicani in libertà, meno aggressivi di quelli trentini e più accettati dalla popolazione. Sammarone risponde al telefono con una voce strillante: «Sia chiaro: sono contro l’abbattimento di Jj4 – ripete più volte -. Un orso, su una popolazione di 100 esemplari, non cambia la situazione».
Poi, aggiunge, «se deve passare la sua vita al Casteller, che è una specie di lager per gli orsi, allora tanto vale l’eutanasia».
Direttore, Jj4 è stata catturata e potrebbe essere abbattuta. Cosa ne pensa?
«Gli orsi quando sentono l’uomo scappano, non siamo le loro prede. Sono favorevole alla rimozione dal territorio ma non all’abbattimento. Quando è stato lanciato il progetto “Life Ursus” sono state dettagliate delle linee guida: se l’orso aggredisce una persona va tolto da quel territorio».
Si parla anche di “sfoltimento” di orsi in Trentino. Come si sceglie quali esemplari uccidere o allontanare?
«Non ne ho idea, è un’operazione che non sta in piedi, tecnicamente irrealizzabile».
Servirebbero più radiocollari?
«Teoricamente, sarebbe meglio che lo avessero tutti per acquisire informazioni, ma non è possibile. E poi la cattura è sempre un momento di stress per l’animale. Se vogliamo fare riferimento all’aggressione ad Andrea Papi, non si sarebbe potuta evitare la tragedia con il radiocollare: con quello strumento sai dove si muove l’orso, ma se una persona ci va a sbattere contro non c’è niente che si possa fare».
Come non correre rischi?
«Riempire le montagne di cartelli, regalare campanelli alle persone, tenere i cani al guinzaglio. Il rischio zero non esiste ma si può abbassare».
Si è mai trovato difronte un orso?
«Sì, ho alzato la voce e le mani, e se ne è andato. Tutti dicono di non perdere la calma, ma capisco che non sia facile».
Non si è messo a correre?
«No e non bisogna farlo mai. È un’operazione sbagliata».
(da La Stampa)
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