L’ULTIMA CAZZATA DELLA LEGA: FINANZIARE L’ABOLIZIONE DELLA FORNERO TAGLIANDO LE PENSIONI AI FALSI INVALIDI (SENZA SAPERE CHE I CONTROLLI SONO GIA’ STATI FATTI)
OVVERO 13,6 MILIONI (IL RICAVO REALE DEGLI ACCERTAMENTI IN TRE ANNI) DOVREBBERO COPRIRE 50 MILIARDI DEL COSTO PER ABOLIRE LA FORNERO… E GLI INVALIDI VERI ALLA FINE VENGONO CRIMINALIZZATI DALL’ENNESIMA BUFALA SOVRANISTA
Alberto Brambilla, già sottosegretario con delega alle questioni previdenziali del ministro Maroni e presunto esperto per queste stesse materie della Lega, ha presentato ieri la sua “innovativa” proposta: si potrebbe finanziare la revisione della legge Fornero sulle pensioni tagliando 50 miliardi in dieci anni, per “quell’assistenza che va ai falsi invalidi e a chi non se lo merita, perchè mente sui requisiti”.
Un’affermazione che ci riporta tristemente indietro di un decennio, alla campagna contro i “falsi invalidi”, iniziata nel 2008, dal governo Berlusconi e confermata poi, per scelta parlamentare, durante il governo Monti.
Una campagna che ha portato ad indire controlli straordinari che nel complesso, nell’arco temporale 2009-2015, hanno interessato circa la metà dei titolari delle prestazioni: 1 milione 250mila controlli.
E’ sempre il caso di precisare che i controlli vanno fatti e gli abusi puniti.
Ma non possiamo certo dimenticare che la campagna mediatica contro i “falsi invalidi” di quegli anni ha comportato per i veri invalidi, che sono la stragrande maggioranza, uno stigma sociale pesantissimo.
Culminato nella famosa copertina del settimanale Panorama in cui si ritrae un Pinocchio in sedia a rotelle con il titolo “Scrocconi … a spese nostre”.
Con quali risultati?
I dati relativi alla prima ondata di controlli, dal 2008 al 2013, non permettono di distinguere fra benefici revocati, benefici da ridurre per cambiamento di fascia o per riconoscimento di una percentuale invalidante inferiore rispetto alla stessa fascia.
Si tratta quindi di dati che mettono insieme le situazioni di abuso, con gli esiti delle ordinarie visite sanitarie di revisione (inserite nei controlli straordinari per evitare che i ritardi dell’Inps nell’effettuare gli accertamenti facessero decadere i veri invalidi dai benefici).
Sappiamo invece quali sono stati gli effetti dei 450 mila controlli straordinari effettuati nel triennio 2013-2015.
La legge di stabilità per il 2013 che li ha previsti ha infatti disposto che le eventuali risorse aggiuntive derivanti da questi controlli venissero destinate ad incrementare il Fondo per le non autosufficienze.
Ora sappiamo che si è trattato di 13 milioni e 600mila euro, confluiti nel Fondo per le non autosufficienze 2017 (il cui decreto di riparto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 febbraio 2018).
Alla luce di questi risultati, le domande che dobbiamo porci sono allora due:
1) non sarebbe il caso di ridimensionare invece che di rilanciare una campagna mediatica contro i falsi invalidi che ha negli anni ha creato un vulnus così forte e ingiusto nei confronti dell’intero mondo della disabilità ?
2) come pensa Alberto Brambilla di ricavare 5 miliardi all’anno per dieci anni dai falsi invalidi e da chi “non se li merita, perchè mente sui requisiti”? Potrebbe dirci, per piacere, a chi si riferisce e da dove tira fuori questi numeri?
Maria Cecilia Guerra
Docente di Scienza delle Finanze all’Università di Modena e Reggio Emilia
(da “Huffingtonpost”)
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