L’UNGHERIA HA CHIESTO LA REVOCA DELL’IMMUNITÀ PER L’EURODEPUTATA ITALIANA, ACCUSATA DI AVER AGGREDITO DEI MILITANTI DI ESTREMA DESTRA E GIÀ DETENUTA PER 16 MESI A BUDAPEST
LA REPLICA: “IL PARLAMENTO UE DIFENDA LO STATO DI DIRITTO. NON SUSSISTONO LE CONDIZIONI MINIME AFFINCHÉ IN UNGHERIA POSSA SVOLGERSI UN PROCESSO GIUSTO”
L’Ungheria ha chiesto la revoca dell’immunità per l’eurodeputata Ilaria Salis. Lo hanno annunciato gli eurodeputati ungheresi di Viktor Orban durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. La conferma è arrivata anche dalla stessa Salis.
“Come ho già detto più volte, auspico che il Parlamento scelga di difendere lo stato di diritto e i diritti umani senza cedere alla prepotenza di una ‘democrazia illiberale’ in deriva autocratica che, per bocca anche dei suoi stessi governanti, in diverse occasioni mi ha già dichiarato colpevole prima della sentenza”. Lo scrive Ilaria Salis commentando la richiesta di revoca della sua immunità parlamentare da parte delle autorità ungheresi.
“In gioco non c’è solo il mio futuro personale, ma anche e soprattutto cosa vogliamo che sia l’Europa, sempre più minacciata da forze politiche autoritarie”, aggiunge.
“Non è una coincidenza che la trasmissione della richiesta al Parlamento sia avvenuta il 10 ottobre, il giorno successivo al mio intervento in plenaria sulla presidenza ungherese, quando ho criticato duramente l’operato di Orban. Evidentemente, i tiranni faticano a digerire le critiche”, sottolinea Salis.
“Non sussistono le condizioni minime affinché in Ungheria possa svolgersi un processo giusto – aggiunge -. Né per me, né per Maja, né per nessun oppositore politico, tantomeno se antifascista. Abbiamo già dimostrato cosa può la solidarietà. È tempo di mobilitarsi di nuovo, in nome dell’antifascismo, della democrazia e di una vera giustizia”.
(da agenzie)
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