L’UNICA STRADA, LE DIMISSIONI: L’USCITA SCOMPOSTA DI “MINNIE” DONZELLI SU COSPITO È LA PROVA DEFINITIVA DELL’INSIPIENZA POLITICA DEI MELONIANI, UBRIACATI DAL POTERE
NORDIO “SMENTISCE” IL TANDEM DONZELLI-DELMASTRO: IL MINISTRO HA RICORDATO CHE TUTTI GLI ATTI SUI DETENUTI AL 41 BIS SONO “SENSIBILI” (CIOE’ SECRETATI)… DONNA GIORGIA? SPERA DI CONGELARE LA POLEMICA FINO ALLE ELEZIONI REGIONALI MA LE POLTRONE DI DONZELLI, VICE PRESIDENTE DEL COPASIR, E DI DELMASTRO, SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA, SONO IN BILICO
Le polemiche legate al caso Cospito sono l’ennesima dimostrazione di come il potere ubriachi, generando ansie da prestazione che si traducono, nella migliore delle ipotesi, in clamorose figuracce.
L’uscita scomposta di Giovanni Donzelli, che non solo ha accusato il Pd di “stare con i terroristi”, ma ha divulgato informazioni secretate, è una bella bega per Giorgia Meloni.
Il ministro della giustizia, Carlo Nordio, nella sua informativa alla Camera, ha provato a suo modo a chiudere la querelle, ribadendo che il terrorista anarchico rimarrà al 41 bis, “perché ha collegamenti con l’esterno”, salvo poi ammettere che “il ministro non può pronunciarsi prima di aver acquisito i pareri delle autorità giudiziarie competenti”.
Nordio ha però anche voluto tirare una frecciatina ai coinquilini Donzelli e Delmastro: “Tutti gli atti sui detenuti al 41 bis sono di natura sensibile”, smentendo di fatto le traballanti difese dei due Fratelli d’italia.
Delmastro infatti ha sostenuto a più riprese che le conversazioni citate da Donzelli in aula non fossero riservate, ma che si trovavano all’interno di “una relazione del Dap”, e che le avrebbe riferite anche ad altri parlamentari che gliele avessero chieste. Ma non è vero. Come hanno scritto Antonella Mascali e Giacomo Salvini sul “Fatto quotidiano” di oggi citando fonti di Via Arenula, Donzelli “non poteva” avere accesso a quei documenti
Un parlamentare può chiedere di visionare le relazioni del Dipartimento di amministrazione penitenziaria, ma solo dopo una richiesta formale di accesso agli atti. Ma anche in quel caso non possono divulgarli.
Per uscire dall’impasse, nonostante il tentativo di Fratelli d’Italia di gettare acqua sul fuoco, Donzelli, nonostante le smentite formali, dovrebbe dimettersi da vicepresidente del Copasir per rimediare allo scivolone.
Non va meglio ad Andrea Delmastro Delle Vedove. Lo stesso ministro Nordio avrebbe già ventilato l’ipotesi delle dimissioni del sottosegretario come “pezza” sul buco. Per l’ex magistrato, sarebbe un doppio colpo: da un lato puo’ chiudere la grana Cospito con un “colpevole”. Dall’altro, ne approfitterebbe per togliersi dai piedi il cagnaccio che Giorgia Meloni gli ha messo alle calcagna per controllarlo.
E la Ducetta che fa? Per ora, cerca di traccheggiare, per evitare altri inciampi prima delle regionali: il suo obiettivo è congelare la polemica lasciando che si spenga da sola per non agitare ulteriormente le acque.
Ma l’uscita di Donzelli, uno degli uomini a lei più fedeli, la mette in forte, fortissimo imbarazzo, anche perché qualcuno ha maliziosamente ipotizzato che fosse informata delle dichiarazioni che avrebbe poi rilasciato il deputato di Fratelli d’Italia. Donzelli l’ha tenuta fuori dalla polemica ma ci ha tenuto a precisare: “La mia linea è quella del partito”
(da Dagoreport)
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