MATTEO STAI SERENO: LUNEDI’ SALVINI RIUNIRA’ LO STATO MAGGIORE DELLA LEGA, DIFFICILE CHE ARRIVI UN ATTACCO ALLA SUA LEADERSHIP, PIU’ PROBABILE CHE IL “CAPITONE” INCASSI UN SOSTEGNO “A TEMPO”
LE FIBRILLAZIONI NEL PARTITO RESTANO E SI VOCIFERA SU NUOVI ADDII NEL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO… OVVIAMENTE NOI TIFIAMO PERCHE’ SALVINI RESTI SEGRETARIO: SOLO LUI PUO’ PORTARE ALL’ANNIENTAMENTO DELLA LEGA… IERI E’ ANDATO PURE AL RICEVIMENTO ALL’AMBASCIATA AMERICANA A MANGIARE HAMBURGER
Cambiare il nome del partito togliendo il nome del leader? «È l’ultimo dei problemi, il centrodestra deve rispondere ai problemi del Paese trovando un progetto condiviso». E Massimiliano Fedriga nuovo leader della Lega? «Lo escludo».
È lo stesso governatore del Friuli-Venezia Giulia, ai microfoni di Un giorno da pecora , ad innaffiare di acqua gelida tutte le illazioni degli ultimi giorni. Certo, il poco brillante risultato delle Amministrative le ha amplificate, la fibrillazione esiste più ancora nella base che non tra i dirigenti, ma al momento di ribaltoni non se ne vedono.
Anche se le voci di altri addii alla Lega si moltiplicano in tutta Italia. In Lombardia si parla di consiglieri regionali pronti a lasciare per formare un gruppo che – magari in accordo con l’associazione «Autonomia e libertà» dell’ex ministro bossiano Roberto Castelli – in questo modo non dovrebbe raccogliere le firme per le Regionali 2023.
L’attesa è comunque per lunedì, quando Salvini riunirà lo stato maggiore leghista in una sorta di comitato politico. Non è detto che in quella sede arrivino attacchi decisivi alla leadership della Lega.
Salvini è consapevole dei malumori, anche se forse non coglie fino in fondo quello dei militanti. Per questo, i sostenitori di un congresso – che pure sono spesso salviniani veri – la dicono così: «Negli ultimi mesi, o anni, abbiamo un po’ appannato la nostra identità: ci sono atlantisti e putiniani, nordisti e nazionalisti, sovranisti ed europeisti, pro vax e no vax Ma alle Politiche, bisognerebbe arrivare con chiarezza».
Il segretario affida molto al raduno di Pontida del 18 settembre. Luca Zaia negli ultimi giorni continua a parlare dell’importanza dell’identità di un partito, e Salvini probabilmente pensa a qualcosa del genere. Molti leghisti ritengono invece che possa essere l’occasione per sfilarsi dal governo.
Detta così, suona male: sembra che la stabilità del Paese alla vigilia della sessione di bilancio passi per un appuntamento di partito. Ma è certamente vero che ormai in molti sono convinti che il sostegno al governo abbia fatto il suo tempo. Anche se in fondo sono pochi a pensare che la Lega ritirerà il sostegno su questo.
Tra i temi in cui si vorrebbe una barra più ferma, la politica estera. Salvini, con la fidanzata Francesca Verdini, ieri era a Villa Taverna, la residenza dell’ambasciatore Usa, per i festeggiamenti dell’Independence day. Nella Lega, un appuntamento atteso con qualche apprensione.
Gli Stati Uniti, spiegano nel partito, hanno seguito «con sorpresa» la vicenda del viaggio mancato a Mosca. «D’altronde – ride sotto i baffi un salviniano – se Matteo non fosse andato voi giornalisti avreste fatto un finimondo. Voleva andare a Mosca, ma non a Villa Taverna».
(da il Corriere della Sera)
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