ORA LO ATTACCA, MA NEL 2014 GIORGIA MELONI ERA A FAVORE DI UNA VERSIONE DELLO IUS SCHOLAE
SCRIVEVA SU TWITTER DI ESSERE A FAVORE DOPO LA SCUOLA DELL’OBBLIGO… COSA NON SI FA PER I VOTI DEI RAZZISTI
“Sì allo iusculturae per chi è fieramente di cultura italiana dopo aver finito la scuola dell’obbligo”.
Sembra incredibile, ma questa frase è di Giorgia Meloni.
La leader di Fratelli d’Italia, oggi tra le maggiori oppositrici della proposta di legge sullo Ius scholae, che concede la cittadinanza a chi ha frequentato 5 anni di scuola in Italia e ha un genitore legalmente residente in Italia, lo scriveva su Twitter nel 2014.
In quel tweet si opponeva allo Ius soli, meccanismo che concede la cittadinanza a chi nasce sul territorio di un Paese (con poche altre condizioni), come accade negli Stati Uniti.
Certo, la proposta di Meloni non è proprio uguale a quella sullo Ius scholae di cui è primo firmatario il deputato grillino Giuseppe Brescia, ma poco ci manca.
Con una legge sul modello Meloni del 2014, infatti, i ragazzi italiani potrebbero ottenere la cittadinanza italiana a 16 anni, appena dopo la fine dell’obbligo scolastico.
Quello a cui la leader di Fdi aveva dato l’ok è una possibile versione dello Ius scholae. In pratica si riconosce la cittadinanza solo considerando il principio che italiano è chi conosce la nostra cultura, perché l’ha studiata.
Nei giorni scorsi, invece, Meloni ha chiesto di cancellare dal calendario dei lavori della Camera (per ora è stata solo rinviata) la discussione della proposte di legge sullo Ius scholae, che invece potrebbe contribuire a cambiare in aula nel senso che intendeva con la sua idea del 2014. Questo ddl viene invece definito dal partito la legge della “cittadinanza facile agli immigrati: un provvedimento ideologico e fuori dal mondo”.
Ad oggi in Italia vige solo lo Ius sanguinis: un bambino è italiano se almeno uno dei genitori ha la cittadinanza, indipendentemente da dove sia nato o cresciuto. Una persona nata in Italia da genitori stranieri può al momento chiedere la cittadinanza solo al compimento dei 18 anni, a patto di aver risieduto legalmente e ininterrottamente sul nostro territorio fino a quel momento.
(da Fanpage)
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