MENSOPOLI: FALSE FATTURE PER COPRIRE LE TANGENTI
COSA SI DICEVANO I POLITICI DIESSINI INTERCETTATI
Nella vicenda “Mensopoli” genovese, che vede coinvolti vari esponenti della Sinistra, assumono rilevanza le intercettazioni telefoniche e ambientali che mettono a nudo, secondo la GdF, la prassi di “studiare accordi e modalità per l’emissione di fatture false, a copertura dei trasferimenti di denaro a fini corruttivi, grazie all’abile regia di Fedrazzoni e Casagrande. L’imprenditore Alessio forniva il suo apporto, con l’intento di sottoscrivere un contratto fittizio di pubblicità e nel registrare fatture per operazioni inesistenti effettuate da Francesca ( il portavoce del sindaco n.d.r.) attraverso la Wam & Co. srl “.
23 maggio 2007 -Alessi parla con Casagrande ” Ho parlato con Francesca, per dire che le modalità erano quelle, se riusciva a farmi dei contratti di sponsorizzazione”
Il “comitato di affari” si trovava nei migliori ristoranti genovesi, definiti ” eventi gastronomici” in cui pianificavano il sistema tangenti.
17 maggio 2007 .- Casagrande, Fedrazzoni, Morettini, Alessio e Francesca si riuniscono al ristorante “Saint Cyr” e discutono delle modalità di emissione della fatture false. Alessio dice “Per voi la cifra non sarà importante, per noi lo è. Mettiamo giù il gettone che è quello di quella cifra che si era detto all’inizio, poi la strada è lunga, magari poi possiamo tutti viaggiare in prima classe” e ancora ” Gli mettiamo la causale, devo solo trovare la causale e mettiamo la tranche.. te le liquido in un mese, facciamo 4 fatture di diversa natura…e te le pago non so…alla settimana. Intanto sono cinque…possiamo fare 20.000, troviamo la causale…o fa le convention o vuole i volantini?… e tu me le spezzi come vuoi”
Telefonata di Casagrande ( tema sempre i soldi): ” Io faccio un contratto di un anno rinnovabile, in cui io stabilisco l’importo che lui mi dà per la consulenza: 15.000 euro? Invece di darmene 15, me ne dà 35, 20 subito che io giro. Io ne prendo 10 e li do a Stefano e poi sui 15 me li pagherà in tre mesi” .
1 giugno 2007 Francesca, trattenuto da un impegno in Comune, parla al tel con Casagrande e gli dà ampia delega a trattare: ” Tu fai i miei interessi…digli che quello che mi hanno offerto l’altra volta non sta in piedi…dove cazzo pensano di essere?”
5 giugno 2007 Casagrande al tel con Francesca “Domani sera alle sei vado a Vercelli e chiudo. Ti chiamo da lì e tu mi mandi già le due fatture e via, perchè mi sono rotto il cazzo”
Nei mesi successivi il rapporto tra Alessio e Francesca si consoliderà , con affari anche nell’ambito del Comune di Pavia, dove Francesca era stato consulente.
Funzioni di “segnalatore” invece per Massimiliano Morettini, assessore comunale che al tel dice a Casagrande ” ti passo notizie sulle gare, così poi fai il tuo lavoro sporco”
Nelle intercettazioni entra pure il nome dell’imprenditore Bruno Marchese, marito del sindaco. Dice Casagrande al tel ” Sono stato due ore al tel ieri sera col marito della Marta…gli ho detto…fatemi una società , fate una società per me, nuova con un oggetto…poi l’oggetto lo mettiamo dopo” …dice Fedrazzoni al tel con la moglie dell’appalto ” Mi han detto che c’è anche il marito della sindaco, è il marito che ha una cosa di ristorazione e di pulizie”
Casagrande incalza Francesca con sms ” Mi serve per lunedi mattina un incontro della Marta con quelli di Vercelli ( Alessio) poi senza di lei andiamo avanti”
Quando si comincia a spargere la voce di una inchiesta della magistratura sugli appalti alle mense, ecco cosa si dicono Fedrazzoni e Casagrande …. Fedrazzoni ” Ma la Marta ne è a conoscenza?” …Casagrande risponde ” Certo, siamo andati dai giornali e gli abbiamo detto …non fatelo uscire, salvo chi è indagato che non se ne può fare a meno. E lei sai che botta prendeva?” … Fedrazzoni “Il marito queste cose qua le sa, che poi gli dà i suggerimenti”
Leave a Reply