MIGRANTI, IL PIANO PER SMANTELLARE IL TRATTATO DI DUBLINO
L’ANTICIPAZIONE DEL FINANCIAL TIMES: I RESPONSABILI DELL’ASILO SARANNO I PAESI DEL NORD
L’Europa si prepara a rivoluzionare la normativa sull’asilo contenuta nel Trattato di Dublino, cancellando la regola che impone ai profughi di chiedere rifugio nel primo Paese europeo raggiunto.
L’Italia ha sempre definito quest’obbligo una ingiustizia nei confronti dei paesi che si affacciano al Mediterraneo, i primi a dover accogliere e identificare i richiedenti asilo.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, la Commissione europea proporrà a marzo una bozza di cambiamento radicale che stravolgerà per sempre la politica europea sull’asilo, consegnando l’onere maggiore ai paesi più ricchi dell’Europa settentrionale.
“La mossa potrebbe obbligare Stati membri come la Gran Bretagna ad accogliere un numero maggiore di rifugiati, poichè risulterebbe più difficile respingerli verso i Paesi confinanti”, scrive il quotidiano finanziario.
“Potrebbe anche aumentare la pressione nei confronti dei governi europei affinchè sostengano un sistema di quote e una normativa sull’asilo comunitaria per poter suddividere il carico di profughi in tutta l’Unione”.
Per Bruxelles si tratta di una corsa contro il tempo, anche per salvare Schengen. Martedì il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha dichiarato in allarme che l’Europa “ha solo due mesi di tempo per riprendere il controllo” della situazione altrimenti si manifesteranno “conseguenze gravi”.
A rischio ci sono infatti le frontiere e la libera circolazione. Nei giorni scorsi anche l’Austria ha sospeso Schengen e il litigio sui controlli ai confini è ormai infinito.
Il cambiamento della normativa sull’asilo deve fare fronte anche al fallimento completo della politica delle “relocation” dei profughi dall’Italia e dalla Grecia verso altri paesi europei: dovevano essere spostate 160mila persone, finora hanno trovato posto soltanto 322 richiedenti asilo.
(da agenzie)
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