MIGRANTI, TRAVAGLIO: “DA SALVINI SOLO CAZZATE PER ATTIRARE VOTI”
“BISOGNA AMMETTERE CHE NON CI SONO SOLUZIONI IMMEDIATE”
“Il blocco navale o la Marina militare per fermare i migranti? Cavolate per attirare voti. Bisogna ammettere che non c’è una soluzione al fenomeno dell’immigrazione: chiunque ne presenti una pronto cassa è un impostore“.
Così Marco Travaglio nel suo intervento ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove, condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi ha commentato la situazione degli sbarchi a Lampedusa e le reazioni del governo.
Di fronte a un video dell’agosto 2022 in cui Giorgia Meloni invocava il blocco navale di fronte alle coste della Libia, il giornalista ha affermato: “Io Giorgia Meloni non l’ho votata e quindi sono felice che non faccia il blocco navale, perché ci mancherebbe soltanto un atto ostile. C’è poco da dire: se schieri la Marina militare davanti a un Paese sovrano in acque territoriali altrui, è ovvio che quel Paese lo vive come un atto ostile. Esattamente come se una flotta militare si schierasse davanti alle coste della Sicilia. Non potrebbero fare altro che risponderci. – ha spiegato – E sono dei tipi piuttosto originali, anche con alleati piuttosto bellicosi, perché sono alleati della Russia, della Cina oppure, diciamo, hanno alleanze interne all’Africa, che non sono certamente così inclini a passare sopra a certe cose. Quindi sono felice, ma se io l’avessi votata vorrei vedere questo blocco navale. Per fortuna la Meloni è uscita dalla campagna elettorale e quindi si è posizionata con una postura più istituzionale”.
Per il direttore de Il Fatto Quotidiano invece, Salvini, che “vive in campagna elettorale, ancora ieri ha detto che non esclude di mandare la Marina militare. A parte il fatto che dove la mandi? – si è chiesto ironicamente Travaglio – Non ce l’abbiamo una Marina militare in grado di coprire l’intera costa nordafricana e sappiamo benissimo che gli scafisti se li blocchi da una parte, vanno dall’altra, quindi è evidente che sono cavolate per attirare voti“.
Secondo il giornalista “l’emigrazione dai paesi del terzo e quarto mondo, come li chiamiamo, non ha alcuna soluzione“, quindi “chiunque presenti soluzioni pronto cassa è un impostore. Bisogna ammettere che non c’è una soluzione. – ha detto ancora – C’è la possibilità di frenare questo fenomeno, di ridurlo un pochino con un lunghissimo, pazientissimo e costosissimo lavoro di diplomazie e di intelligence con i paesi di partenza, anche con accordi segreti come quelli che faceva Minniti affidandosi ai Paesi di origine perché tirino il freno con i loro sistemi, perché non sono dei Paesi democratici. Oppure, una volta arrivati i migranti, con una politica di condivisione tra i vari Paesi europei. Però è inutile che continuiamo a dire che ci vorrebbe, perché lo sappiamo che ci vorrebbe, ma non c’è e non c’è per gli alleati principali della Meloni e di Salvini che non vogliono i migranti in casa loro e quindi con il loro nazionalismo danneggiano i nostri nazionalisti. Ma diciamo la verità, anche perché i francesi non lo vogliono, i tedeschi ne hanno già presi troppi, gran parte dell’Europa si è sobbarcata qualche milione di migranti ucraini, che hanno creato meno problemi per le ragioni anche non nobili che conosciamo. Le chiacchiere stanno a zero“, ha concluso Travaglio.
“Le accuse di familismo a Fratelli d’Italia? Giorgia Meloni non si fida né di gran parte dei suoi né degli alleati”. “Loro nascono contro il governo Letta quando il Pdl si spappola perché Berlusconi elegge Napolitano insieme al Pd per poi fare il governo Letta prolungando l’ammucchiata di Monti – ha spiegato il giornalista – La Meloni, La Russa, Crosetto e la ristretta cerchia avevano pochi voti e soprattutto, come sempre avviene in Italia, quando un partito è piccolo non è che sono tanti quelli che bussano alla porta. Arrivano poi quando ci sono i posti da prendere. – ha proseguito – Quindi è assolutamente comprensibile che all’inizio ci fossero i familiari. Tuttavia lei è la leader del partito e quindi si rende perfettamente conto, anche se non ha avuto evidentemente il coraggio di dire di no, oppure proprio non si fida di quelli che stanno fuori dalla famiglia. Questo credo sia il motivo, il problema è che diffida di gran parte dei suoi e soprattutto non si fida degli alleati. – ha detto ancora il direttore de Il Fatto Quotidiano – Quindi si è trincerata in questa cerchia familiare che le crea inevitabili imbarazzi, nominando coordinatore della segreteria sua sorella (Arianna, ndr) e facendo ministro Lollobrigida (il cognato, ndr) senza mai zittirlo quando avrebbe dovuto farlo. Ma soprattutto non dicendo al suo fidanzato (il giornalista Mediaset Andrea Giambruno, ndr): ‘Guarda, ci sono tanti ambiti di cui si può occupare un giornalista: ti puoi occupare di cronaca, ti puoi occupare di esteri’. E invece fa un talk dove tutte le settimane deve parlare del governo presieduto dalla sua fidanzata. E così se ne parlasse male direbbero che c’è maretta in famiglia e se ne parla bene, dicono che è un leccapiedi. È chiaro che è fonte di imbarazzo qualunque cosa dica”, ha concluso Travaglio.
(da Il Fatto Quotidaino)
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