MILANO, CALANO I REATI MA E’ BOOM DI RICHIESTE DI PORTO D’ARMI
IL QUESTORE: “NON FACCIO CHE DIRE NO”… CON MOLTI MEDIA AL SERVIZIO DI RAZZISTI E POPULISTI CHE RACCONTANO BALLE, NON C’E’ DA MERAVIGLIARSI DEL PROFILARE DI ASPIRANTI PISTOLERI
A Milano nonostante i reati in calo, è boom di richieste di porto d’armi.
Lo ha detto il questore Marcello Cardona, in città da qualche settimana. “Da quando sono arrivato, non ho mai smesso di firmare dinieghi”, ha spiegato lo stesso Cardona. I reati, per quanto riguarda tutta l’area di Milano e Monza, sono in calo rispetto all’anno scorso. Tutti.
Nonostante questo però, si registra un aumento esponenziale delle domande di chi chiede di poter tenere un’arma con sè.
Perchè guardare ai dati “non basta – sottolinea il questore – al di là della diminuzione dei reati quella che attende le forze dell’ordine è la sfida della percezione di sicurezza tra i cittadini. E questa sfida si vince con un rapporto costante e con una sempre maggior rapidità di intervento”.
La considerazione arriva nel giorno in cui, sull’onda dell’ultimo episodio di cronaca – quello del ristoratore che ha sparato e ucciso un ladro nel Lodigiano – Forza Italia è nelle piazze dei municipi della città con i suoi banchetti per raccogliere le firme e chiedere al parlamento di calendarizzare la proposta di legge sulla legittima difesa presentata da Fi.
A Milano, però, i numeri raccontano che c’è meno criminalità .
Calano i furti e le rapine in abitazione (-3,6%, -17,6%) e, nonostante i ripetuti e recenti episodi soprattutto nelle farmacie, sarebbero in diminuzione le rapine negli esercizi commerciali (-13%); di contro, aumentano quelle in banca (+11%), così come aumentano i furti con destrezza (+6,1%).
Il periodo di riferimento è quello che va da marzo dell’anno scorso a marzo di quest’anno.
E, nonostante le notizie che quotidianamente raccontano di violenze sulle donne, fa ben sperare la diminuzione del 6% dei maltrattamenti in famiglia e dei reati di ‘stalking’ (-13%).
Rimane stabile il dato degli omicidi volontari: 20 nell’ultimo anno, come nei 12 mesi precedenti.
Il lavoro dell’Ufficio prevenzione generale, quello che coordina le ‘volanti’, è pressochè raddoppiato: dai 56mila interventi si è passati ad oltre 122mila in un anno.
Capitolo droga.
Che sia in aumento a Milano è confermato dall’aumento della quantità di droga sequestrata dalla polizia: oltre 32 kg di eroina (contro i 28 dell’anno prima), con una nuova impennata della cocaina: ne sono sequestrati 158 kg contro gli 89 del 2015-2016.
Diminuisce l’hashish dai mille ai 600 chili, mentre aumenta di nuovo la marijuana che passa da 100 a 157 kg. In questo senso il Questore si è detto “grato al Sindaco per l’opera di riqualificazione progettata per zone come Rogoredo”.
Carico di lavoro moltiplicato quello dell’ufficio immigrazione: solo le richieste di asilo politico hanno raggiunto quota 6mila in un anno, almeno 2mila in più rispetto all’anno precedente. Si impenna il numero di stranieri accompagnati alla frontiera: erano 291, sono diventati 749 nel giro di pochi mesi.
E proprio il tema dell’immigrazione e dell’integrazione è stato al centro della riflessione del questore: “Dobbiamo garantire diritti umani e sicurezza. In questo il prefetto Lucia Lamorgese sta facendo un lavoro straordinario. Ma se uno straniero non è in regola deve andare via, perchè in questo Paese non teniamo chi commette reati”, ha assicurato Cardona.
(da “il Corriere della Sera”)
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