NEL 2065 GLI IMMIGRATI SARANNO IL 24% DELLA POPOLAZIONE: ITALIA PAESE PER ANZIANI
L’ISTAT FOTOGRAFA IL FUTURO DEMOGRAFICO DEL NOSTRO PAESE: NEL 2042 SAREMO QUASI 64 MILIONI…. NEL 2056 SOLO IL 54,3% SARA’ IN ETA’ LAVORATIVA
L’età media degli italiani nel 2059 sarà di 49,8 anni.
E’ la proiezione contenuta nello studio sul futuro demografico del paese realizzato dall’Istat.
Nello scenario centrale elaborato dall’istituto di statistica, l’età media aumenta da 43,5 anni nel 2011 fino a un massimo di 49,8 anni nel 2059.
Dopo tale anno l’età media si stabilizza sul valore di 49,7 anni, a indicare una presumibile conclusione del processo di invecchiamento della popolazione.
Particolarmente accentuato entro i prossimi trenta anni è l’aumento del numero di anziani: gli ultra 65enni, oggi pari al 20,3% del totale, nello scenario centrale aumentano fino al 2043, anno in cui oltrepassano il 32%.
Dopo tale anno, tuttavia, la quota di ultra 65enni si consolida intorno al valore del 32-33%, con un massimo del 33,2% nel 2056.
La popolazione fino a 14 anni di età , oggi pari al 14% del totale, evidenzia un trend lievemente decrescente fino al 2037, anno nel quale raggiunge un valore minimo pari al 12,4%.
Dopo tale anno la percentuale di under 15enni si assesta fino a raggiungere un massimo del 12,7% nel 2065.
Il margine di incertezza associato a tale stima fa comunque ritenere che nel medesimo anno tale quota potrebbe oscillare in un intervallo compreso tra l’11% e il 14%.
Secondo l’Istat la popolazione in età lavorativa (15-64 anni) evidenzia, nel medio termine, una lieve riduzione, passando dall’attuale 65,7% al 62,8% nel 2026.
Nel lungo termine, invece, ci si aspetta una riduzione più accentuata, fino a un minimo del 54,3% nel 2056, anno dopo il quale l’indicatore si stabilizza, con un valore del 54,7% nel 2065, per un intervallo di stima compreso tra il 53,8% ed il 55,8%.
La ricerca prende in esame anche il numero complessivo dei residenti in Italia.
Stando alle previsioni, nel 2065 la popolazione sarà pari a 61,3 milioni (“scenario centrale”) dopo aver toccato un picco di 63,9 milioni nel 2042.
Cumulando gli eventi demografici relativi al periodo 2011-2065, l’evoluzione della popolazione attesa nello scenario centrale è il risultato congiunto di una dinamica naturale negativa per 11,5 milioni (28,5 milioni di nascite contro 40 milioni di decessi) e di una dinamica migratoria positiva per 12 milioni (17,9 milioni di ingressi contro 5,9 milioni di uscite).
Sulla base delle ipotesi concernenti i movimenti migratori con l’estero e sulla base di un comportamento riproduttivo superiore a quello della popolazione di cittadinanza italiana, si prevede che l’ammontare della popolazione residente straniera possa aumentare considerevolmente nell’arco di previsione: da 4,6 milioni nel 2011 a 14,1 milioni nel 2065, con una forbice compresa tra i 12,6 ed i 15,5 milioni. Contestualmente, nel periodo 2011-2065 l’incidenza della popolazione straniera sul totale passerà dall’attuale 7,5% a valori compresi tra il 22% e il 24% nel 2065, a seconda delle ipotesi.
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