NON SOLO SCILIPOTI: ANCHE AL DEPUTATO FORMICHELLA (PDL) HANNO PIGNORATO IL QUINTO DELLO STIPENDIO
IL PARLAMENTARE E’ UNO STRETTISSIMO COLLABORATORE DEL SEN. DELL’UTRI, FINITO NEI GUAI PER NON AVER PAGATO LE FATTURE DI COMPETENZA DEL CIRCOLO DI DELL’UTRI… ORA AVRA’ LO STIPENDIO DECURTATO DI 140.000 EURO
L’onorevole Domenico Scilipoti è in buona compagnia nella lista dei deputati che si sono visti pignorare da un giudice il «quinto dello stipendio» perchè non hanno onorato i vecchi debiti.
Insieme a Scilipoti – che con i Responsabili ha contribuito a tenere in vita per quasi un anno il governo Berlusconi – c’è il collega del Pdl Nicola Formichella, strettissimo collaboratore del senatore Marcello Dell’Utri, che non avendo altri redditi e proprietà dichiarate rischia di vedersi decurtato nella misura di 140 mila 367,24 euro lo stipendio di parlamentare alla voce «rimborso spese inerente al rapporto tra eletto ed elettori».
Così. dopo l’infortunio con gli ufficiali giudiziari capitato al parlamentare agopuntore di Terme Vigliatore in provincia di Messina, ora emerge dai carteggi giunti a Montecitorio anche la vicenda del collega Formichella di Benevento: se Scilipoti è inciampato in una storia tutta privata di debiti non onorati — per le parcelle non pagate all’ingegnere Alberto Recupero — il giovane e brillante deputato campano si è, per così dire, immolato per il partito.
Meglio, si è sacrificato per il suo mentore politico, Marcello Dell’Utri che ha inventato i circoli del buon governo, tanto da accollarsi l’onere di alcune fatture non pagate dalla corrente-componente di Forza Italia poi confluita nel Pdl.
L’atto di precetto depositato al tribunale di Roma riguarda la società 2B Team arl che è rimasta a bocca asciutta dopo aver lavorato a lungo per il Circolo Giovani di Roma di cui l’onorevole Nicola Formichella era, appunto, il legale rappresentante all’epoca dei fatti.
Il decreto ingiuntivo esecutivo si riferisce alla somma dovuta in seguito a lavori di allestimento per il circolo di «130 mila euro oltre gli interessi legali nonchè le spese della procedura per spese, competenze e onorari per un totale di 140 mila 367,24 euro».
Per questo, nell’atto di pignoramento, oltre a Formichella, che risulterebbe nulla tenente, vengono citati la Camera dei deputati e il gruppo parlamentare del Pdl nella persona del suo presidente.
Ecco allora che contrariamente a quanto è successo a Scilipoti che milita in un gruppo meno solido alle spalle, il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, si è visto costretto a scrivere all’avvocato del ricorrente, Carla Anastasio del foro di Roma, una lettera «in relazione all’atto di pignoramento presso terzi depositato presso il tribunale di Roma su istanza della società 2 B TEAM arl in danno della camera dei Deputati e del gruppo parlamentare del Pdl».
Così in attesa che i ricorsi del deputato Formichella abbiano una risposta definitiva, il capogruppo Cicchitto ha dovuto pur adottare un provvedimento cautelativo.
Lo ha fatto con una formula un po’ involuta ma di rito: comunicando per iscritto al debitore «di essere debitore nei confronti del debitore esecutato (cioè l’onorevole Formichella, ndr) della somma di euro 3.690,00 a titolo di rimborso spese al rapporto tra eletto ed elettori».
Il gruppo del Pdl, assicura infine Cicchitto, «custodirà le somme pignorate in ottemperanza a quanto previsto dal combinato disposto di cui agli articoli 545 e 546 del codice di procedura civile».
Come dire, che anche a Montecitorio per pagare i debiti c’è sempre tempo con buona pace della società 2 B TEAM arl che ha offerto le sue prestazioni ormai un paio di anni fa.
Dino Martirano
(da “Il Corriere della Sera“)
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