NORME PIU’ STRINGENTI SULLA TRASPARENZA DEI FONDI AI PARTITI, TRANNE CHE PER LA CASALEGGIO ASSOCIATI
LE OPPOSIZIONI INSORGONO: “M5S LO HA SALVATO”
A Montecitorio gli emendamenti che introducevano criteri di massima trasparenza anche per la Casaleggio Associati e la piattaforma Rousseau sono stati bocciati.
In pratica la maggioranza ha approvato norme più stringenti per le Fondazioni politiche e per le associazioni che in materia di trasparenza dovranno rispettare gli stessi obblighi dei partiti e dei movimenti politici, quindi dovranno pubblicare tutte le donazioni superiori ai 500 euro (la Lega inizialmente puntava ai 2000).
Ma queste norme non riguardano la Casaleggio associati, in quanto società privata, nonostante Davide Casaleggio sia presidente dell’Associazione Rousseau che detiene anche il simbolo degli M5s. Non solo.
A leggere bene ciò che prevede il testo licenziato dalla Camera, anche la Fondazione Casaleggio, dedicata a Gianroberto e del cui comitato direttivo fa parte sempre Davide Casaleggio, viene esclusa dalle norme sulla trasparenza.
Per capire cosa succede è necessario addentrarsi nella norma.
Se fondazioni, associazioni e comitati sono composti da partiti o movimenti politici, o negli organi direttivi ci sono membri di partiti, parlamentari o ex parlamentari, persone che sono state nel governo, allora questi enti devono rendere pubblica ogni entrata e specificare da dove siano arrivate le donazioni.
La Fondazione Casaleggio viene quindi esclusa
L’azzurro D’Ettore ha anche presentato un emendamento, bocciato dalla maggioranza, che chiedeva il rifermento anche alle persone giuridiche, quindi alle società , collegate in qualche modo a partiti politici.
In questo modo sarebbe rientrata la Casaleggio associati che ha deposito il simbolo dell’Associazione Rousseau, di cui Casaleggio è presidente, oltre ad aver creato l’intera piattaforma che gestisce ogni singola votazione del Movimento 5 Stelle. Oltre a ricevere il contributo mensile dei parlamentari.
(da “Huffingtonpost”)
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