NUOVE REGISTRAZIONI FATALI A BERLUSCONI: DIECI MILIONI PER CORROMPERE LE TESTIMONI
PROCESSO RUBY: LE RAGAZZE HANNO REGISTRATO DI NASCOSTO LE CONVERSAZIONI, LA PROCURA CHIEDE AL SENATO LA POSSIBILITA’ CHE SIANO ACQUISITE AL PROCESSO
Dopo l’assoluzione definitiva di Silvio Berlusconi per il caso Ruby, la Procura di Milano ha terminato la nuova indagine, sollecitata dal tribunale, sulla presunta corruzione di testimoni nello stesso processo.
Tra le prove acquisite dai pm c’è una serie di video-registrazioni compromettenti: telefonate con Berlusconi, registrate di nascosto da alcune delle ragazze che avevano partecipato alle feste sexy di Arcore.
L’ex premier avrebbe tentato di corrompere delle ragazze, che però lo hanno registrato di nascosto. E la procura chiede al Senato l’autorizzazione di usare le registrazioni come prove contro di lui
Le ragazze hanno memorizzato e conservato segretamente, in particolare, le telefonate in cui chiedevano soldi a Berlusconi dopo essere state chiamate a testimoniare in tribunale per ricostruire il caso Ruby, cioè i rapporti del 2010 tra l’allora premier e la minorenne marocchina.
I file audio e video, realizzati dalle stesse testimoni, sono stati scoperti dalla polizia giudiziaria con le perquisizioni del febbraio scorso.
Il caso richiama il precedente di Patrizia D’Addario, la escort di Bari che nel 2008 fu la prima a registrare segretamente i suoi incontri notturni con l’allora presidente del consiglio.
La notifica dell’atto d’accusa finale viene data per imminente.
L’inchiesta per corruzione parte dalle telefonate e dagli appunti di Ruby su «cinque milioni che devo avere da Berlusconi».
Ora i magistrati stanno valutando, scrive sempre “l’Espresso”, la posizione di 21 testimoni che risultano aver incassato denaro proveniente da Berlusconi mentre era in corso il processo Ruby: le somme variano da 80 a 250 mila euro per ciascuna, per un totale di oltre due milioni e mezzo.
Gran parte delle testimoni hanno ricevuto anche altri regali, in particolare un’automobile per ciascuna.
Due ragazze, inoltre, hanno beneficiato di due ville gemelle, del valore di circa due milioni, concesse in uso gratuito per i prossimi vent’anni.
Alla luce dei risultati dell’inchiesta, scrive ancora “l’Espresso”, i magistrati stanno valutando di chiedere al Senato l’autorizzazione a utilizzare come prove anche una decina di intercettazioni telefoniche di Berlusconi, realizzate casualmente quando era ancora parlamentare.
Il leader di Forza Italia non era intercettato, ma ha chiamato un geometra, che era sotto intercettazione per altri motivi, per chiedergli di trovare case di lusso per due belle ragazze.
Le stesse che sono poi comparse tra le testimoni del processo Ruby.
Paolo Biondani
(da “L’Espresso”)
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