OMOFOBIA, VIA LIBERA DELLA CAMERA ALLA LEGGE ZAN CONTRO VIOLENZA E DISCRIMINAZIONE
HANNO FATTO BENE I SOVRANISTI A INDOSSARE UN FAZZOLETTO SUL VISO (PER PROTESTA): A FARSI VEDERE C’E’ DA VERGOGNARSI… UNA PARTE DI FORZA ITALIA VOTA A FAVORE, FDI E LEGA RAPPRESENTANO IL PEGGIOR MEDIOEVO
La Camera dei deputati ha approvato in prima lettura il ddl Zan per il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
La legge contro l’omofobia ha ottenuto 265 voti a favore da parte dell’Aula di Montecitorio, 193 contrari e un solo astenuto. Si è votato a scrutinio segreto.
A votare a favore del provvedimento non solo la maggioranza, ma anche cinque deputati di Forza Italia che si sono espressi in dissenso dal loro gruppo: si tratta di Bartolozzi, Polverini, Perego, Prestigiacomo e Vito.
Il testo del ddl Zan passerà ora all’esame del Senato. Il voto si è tenuto a scrutinio segreto su richiesta di Fratelli d’Italia. Dopo l’approvazione è scattato un lungo applauso partito dai banchi della maggioranza.
Il relatore della legge è il deputato del Pd, Alessandro Zan, che su Twitter commenta: “La Camera ha approvato la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. Un grande passo avanti contro discriminazioni, odio e violenze. Con lo stesso impegno e la stessa tenacia inizieremo il percorso al Senato. L’Italia raggiungerà questo traguardo di civiltà ”. Poi aggiunge: “Vergogna. I deputati di Fratelli d’Italia bloccano il voto finale della legge contro omotransfobia imbavagliandosi e contravvenendo a qualsiasi norma di distanziamento, senza indossare le mascherine”.
Prima del voto è scattata in Aula la protesta del centrodestra: i deputati dell’opposizione hanno utilizzato i fazzoletti a mo’ di bavaglio e hanno gridato “libertà , libertà ”. Dopo l’interruzione dei lavori per le proteste, alcuni deputati — in particolare quelli di Fratelli d’Italia — sono rimasti con i fazzoletti legati sul volto.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, li ha invitati a toglierseli al momento del voto e ha poi annunciato che aprirà un’istruttoria sul caso, anche in seguito alle resistenze dei parlamentari.
Il testo era inizialmente stato pensato per introdurre misure di prevenzione e contrasto solamente per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Durante l’esame in Aula le tutele sono state estese anche alla disabilità , con l’accordo anche delle opposizioni. Che criticano però quella che definiscono una legge “liberticida”, perchè — questa l’accusa — introdurrebbe “il reato di opinione” su questioni legate al sesso e al genere.
Tra le norme più criticate c’è l’istituzione (il 17 maggio) della Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, con iniziative anche nelle scuole
La legge introduce anche le indagini statistiche sulla discriminazione di genere da svolgere dall’Istat almeno con cadenza triennale. Vengono istituti i centri anti-discriminazione per sostenere le vittime della violenza omotransfobica.
(da agenzie)
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