PATTO SULLE MASCHERINE TRA GOVERNO E FARMACISTI
ACCORDO PER LA DISTRIBUZIONE DI 10 MILIONI DI PEZZI A SETTIMANA CHE I FARMACISTI PAGHEREBBERO MENO DI 50 CENTESIMI
Un accordo per la distribuzione di altri 10 milioni di mascherine alle farmacie, che saranno vendute al pubblico a 50 centesimi più Iva.
Per la precisione “5 milioni di mascherine chirurgiche per i prossimi 7 giorni e 10 milioni
settimanali, a regime, dalla seconda metà di maggio” precisano i farmatisti.
È l’intesa che sarà siglata nelle prossime ore tra il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, Federfarma e l’Associazione Distributori di Farmaci (Adf). Secondo l’accordo, i farmacisti pagherebbero a 38-40 centesimi le mascherine all’ingrosso, con un guadagno di circa 10 centesimi alla vendita per ognuna, raddoppiato rispetto ai mesi precedenti all’ emergenza.
Un patto, una tregua, su un nodo delicatissimo.
Le mascherine ‘di Stato’ – quelle garantite al prezzo calmierato di 50 centesimi più iva – sono ancora introvabili. A confermare la carenza nei negozi – oltre alle segnalazioni di associazioni, cittadini e delle stesse farmacie – era stata ieri anche Federdistribuzione. Dopo l’intesa con supermercati, farmacie e presto con i tabaccai, le stime erano di centomila punti vendita dei dispositivi in tutta Italia: uno ogni 600 abitanti. E invece, quelle economiche e monouso, sembrano già sparite.
Altra emergenza che era emersa riguardava la fornitura di dpi alle persone più povere, a chi non ha nemmeno quei 50 centesimi: il Governo sarebbe al lavoro su una norma per garantire la fornitura di mascherine gratis a chi è in difficoltà economica. Per l’intervento dovrebbero essere stanziati fondi ad hoc nel decreto di maggio.
In una nota Federfarma pone “l’attenzione sulle esigenze dei cittadini più fragili, immunodepressi, malati cronici e pazienti in cure chemioterapiche, confermando la propria disponibilità a distribuire gratuitamente ai soggetti aventi diritto le mascherine che perverranno dalla pubblica amministrazione”.
(da agenzie)
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