PER SANTORO ASCOLTI ECCEZIONALI: SHARE DEL 14%
IL DATO PROVVISORIO, RELATIVO ALLE RETI REGIONALI, E’ DI 3 MILIONI DI TELESPETTATORI….RIZZI NERVO: “RIFLETTA CHI HA CACCIATO ANNOZERO DALLA TV DI STATO”
Boom di ascolti per la puntata di esordio di Servizio Pubblico, il nuovo programma di Michele Santoro andato in onda in prima serata su un network di reti tv regionali, oltre che su un canale della piattaforma Sky e sul web.
I primi dati parlano di uno share intorno al 14%, mentre per quanto riguarda il numero di telespettatori sintonizzati sulle reti regionali il dato è di tre milioni.
Un dato ufficioso che, sottolineano dalla redazione, potrebbe salire ancora visto che stanno arrivando nuove segnalazioni delle emittenti locali.
L'”audience” complessiva per quanto riguarda il web, più complicata da calcolare, sarà resa nota più tardi.
C’era molta aspettativa alla vigilia di questa nuova sfida di Santoro e la risposta del pubblico è stata significativa.
“Un successone…”, il primo commento raccolto tra i collaboratori del giornalista. Un trionfo che riapre anche vecchie ferite all’interno dei vertici della Rai.
“Tre milioni di sonori schiaffi a chi ha determinato l’uscita di Michele Santoro dalla Rai”, commenta il consigliere di amministrazione della tv di Stato Nino Rizzo Nervo. “Fare il 12% di share su un circuito alternativo alle grandi reti generaliste è un risultato eccezionale – aggiunge – ma soprattutto un grave atto d’accusa nei confronti del direttore generale della Rai che senza un voto del Cda si è arrogato il potere di rinunciare ad una risorsa strategica della Rai”.
“Rifletta anche – conclude Rizzo Nervo – chi nel consiglio di amministrazione, per inerzia o per calcolo politico, ha consentito che si potesse cancellare una trasmissione come Annozero che garantiva grandi ascolti e importanti ricavi pubblicitari”.
Valutazioni simili arrivano anche da un altro consigliere di amministrazione Rai, Giorgio Van Straten.
“Credo che il risultato di ascolto della trasmissione di Michele Santoro – dice – vada al di là delle più ottimistiche aspettative. Quel clamoroso 12% dimostra due cose: la prima è che il silenzio dei grandi network non impedisce alla voce di chi ha qualcosa da dire di raggiungere milioni di persone (ripeto: milioni di persone). La seconda è che la Rai ha fatto un vero e proprio autogol, come sosteniamo da mesi con i colleghi Rizzo Nervo e De Laurentis, rinunciando a Michele Santoro”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il commento del deputato dell’Udc e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Enzo Carra. “Il successo di ‘Servizio pubblico’ – afferma – determina un calo di ascolti delle reti Rai. Il che dimostra quanto sia stata miope ed autolesionista un’azienda che si è privata di una trasmissione così importante”.
Soddisfatti del risultato di Santoro i parlamentari Giuseppe Giulietti (Gruppo Misto), portavoce dell’associazione Articolo21, e Vincenzo Vita (Pd).
“Per una volta – affermano in una nota congiunta – ha vinto davvero il ‘Servizio Pubblico’, si tratta di un risultato senza precedenti, pari al doppio degli ascolti, per fare un solo esempio, raggiunti dal telefilm trasmesso alla stessa ora, su Rai2 in quello spazio che un tempo era occupato proprio da ‘Annozero’. Chi ha ideato, prodotto, scelto di partecipare a questo coraggioso esperimento, ha contribuito a scrivere una nuova pagina della tv, anche dal punto di vista industriale, e ha ribadito un sonoro no ad ogni forma di censura e di bavaglio”.
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