PIRATI DELLA STRADA: FLOP DEL GIRO DI VITE E SOLITA IMPUNITA’, OGNI GIORNO 55 INVALIDI E 13 MORTI
SECONDO “QUATTRORUOTE” SOLO PROMESSE: PENE MITI E PATENTI RESTITUITE…PER LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA SI SPENDONO 0,90 EURO A TESTA, IN FRANCIA 20 EURO, NOI FACCIAMO 1 MILIONI DI CONTROLLI, I FRANCESI 8 MILIONI
Sulle strade italiane ogni giorno gli incidenti stradali causano 55 gravi disabilità e 13 morti.
Per la sicurezza in Italia spendiamo 90 centesimi a testa contro i 20 euro della Francia, mentre i controlli con l’etilometro nel nostro Paese in un anno sono un milione, contro gli otto dei transalpini.
La patente a punti ha costituito un deterrente il primo anno della sua entrata in vigore, quando si è capito che si distribuivano punti in omaggio il suo effetto è svanito.
In Italia si discute se portare il limite di velocità a 150, mentre altri Paesi pensano di abbassarlo a 110 all’ora.
E’ questo il quadro in cui si deve valutare il tanto pubblicizzato “giro di vite” nei confronti di chi provoca incidenti stradali.
Secondo un’indagine di”Quattroruote” che ha esaminato alcuni dei più gravi incidenti avvenuti negli ultimi due anni, sono molti gli automobilisti che l’hanno fatta franca o se la sono cavata con pene miti.
E per dare sostanza a questo pensiero di flop delle solite promesse non mantenute, la rivista elenca casi emblematici.
Tra questi, il caso di un guidatore che provocò con il suo Suv uno scontro tra un tram e un autobus a Milano, con 1 morto e 21 feriti: il processo deve ancora iniziare e lui circola liberamente perchè la patente gli è stata restituita. Sono liberi e tra poco torneranno a guidare, dopo solo un anno di sospensione della patente, anche colui che nell’hinterland milanese investì un gruppo di gitanti, uccidendone due, e il croato che a Roma travolse undici persone alla fermata dell’autobus, ferendone gravemente tre.
Sono stati semplicemente condannati rispettivamente a due anni e mezzo e a tre anni per omicidio colposo.
Secondo “Quattroruote” in Italia c’è troppa indulgenza e soprattutto le patenti vengono restituite troppo in fretta ai pirati della strada.
Altro caso: il cittadino svizzero che l’estate scorsa seminò il panico sull’Autosole, tra Parma e Modena, rubando quattro auto e sfasciandone quindici, provocando diversi feriti, per poi fuggire a bordo di un’auto sulla quale si trovava una bambina in attesa dei genitori e arrestato solo dopo una colluttazione con la polizia, sapete che pena ha avuto?
Un anno e undici mesi, pena sospesa e immediatamente rilasciato, multa di 260 euro e il giorno dopo era già a casa in Svizzera.
Altrettanto grave la storia del camionista a cui per sette volte è stata ritirata la patente, ma chè gli è sempre stata restituita, nonostante avesse all’attivo una miriade di incidenti, tra cui una strage in val Pusteria.
E ci fermiamo qua.
Al di là delle promesse, emerge un’altra realtà : l’uso criminale dell’auto viene ancora considerata una fatalità e il peso delle conseguenze ricade solo sulle vittime.
Siamo all’assurdo che chi non fugge dopo l’incidente non può essere arrestato, anche se avesse commesso una strage e anche se era troppo ubriaco per poter fuggire.
E chi viene arrestato, il giorno dopo è fuori, magari con la patente in tasca.
E questa sarebbe la linea dura….
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