QUANTO GUADAGNA UN EUROPARLAMENTARE?
UN PARLAMENTARE EUROPEO SU QUATTRO, OLTRE ALLO STIPENDIO, PERCEPISCE VARI INTROITI, ANCHE DA LOBBY, AZIENDE E PURE STATI ESTERI
Manon Aubry, leader della sinistra radicale francese, sta facendo gran parte della sua campagna elettorale proprio su questo. Nel mirino dell’europarlamentare, ricandidata, di La France Insoumise, ci sono le “remunerazioni accessorie” legali e dichiarate, alle quali comunque il Qatar gate ha dato una bella sforbiciata.
Ma Aubry dimostra che si è ancora lontani dal traguardo: un parlamentare europeo su quattro, oltre all’indennità di elezione (lo stipendio), percepisce introiti vari, anche da lobby, aziende e pure Stati esteri.
In Italia il dibattito non appassiona. Non si va oltre i conti in tasca a Matteo Renzi e ai guadagni per le sue consulenze con gli Emirati Arabi – che non si sa se, e in quale modo, potrà mantenere una volta eletto a Strasburgo.
Aubry ha anche twittato una short list, nella quale ci sono da Guy Verhofstadt a Manfred Weber, relativo range di presunte remunerazioni accessorie. L’atto d’accusa di Aubry è: rispondono agli elettori o ai loro “datori di lavoro”?
Al di là dell’effetto denuncia e della campagna elettorale della capolista della sinistra francese, non faremmo un soldo di danno a capire bene indennità e remunerazioni in più, di chi ci rappresenta a Strasburgo e a cui assegniamo la nostra fiducia. Sempre che l’Europa ci stia a cuore perché casa nostra.
Va detto che le buste paga sono decisamente buone. L’indennità di elezione per gli europarlamentari prevede 7.855,12 euro al mese. Da aggiungere una indennità giornaliera di 350 euro che per 22 giorni lavorati al mese fa 7.700 euro.
Inoltre è prevista una indennità di spese generali (da rendicontare) di 4.950 euro al mese. E passiamo al rimborso spese viaggi e trasferte. Sono 12 mila euro l’anno più 24 voucher di importo equivalente per trasporto in aereo treno nave: 24 mila euro all’anno. Un voucher di 4.886 euro l’anno per viaggi complementari fuori da Ue (non coperti da missioni ufficiali dell’europarlamento).
C’è poi l’indennità di distanza e l’indennità di durata rimborsata se si usa l’auto, e che viene calcolata secondo una tabella ad hoc.
Sono i 5Stelle di Giuseppe Conte a rilanciare. Sabrina Pignedoli va al punto: “Per combattere i conflitti di interesse e le interferenze straniere in modo efficace la sola trasparenza non basta più: dobbiamo vietare le doppie remunerazioni che provengano da lobby, gruppi di interesse multinazionali e consulenze esterne a Stati stranieri: la credibilità delle istituzioni europee dipende dalle decisioni che prenderemo su questo tema”. Beh, parliamone.
(da agenzie)
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