QUEI 100.000 EURO IN NERO A TOSI
SANITA’ LOMBARDA, GLI INDAGATI PARLANO DI UN CONTRIBUTO ELETTORALE AL SINDACO DI VERONA… LA SCELTA SUL DIRETTORE GENERALE DELLA GIUNTA TOTI PER ESTENDERSI IN LIGURIA
Non c’erano solo dentiere e sanità lombarda nelle mire di Fabio Rizzi, plenipotenziario del governatore Roberto Maroni, e del suo alter ego Mario Longo.
Giocano la partita veneta, dove si vuole espandere la zarina Paola Canegrati, e puntano sul cavallo Tosi. Che batte cassa.
«Mi ha chiamato Flavio T. – scrive Longo alla Canegrati in un sms del 25 maggio 2015 – segnalandomi che i 10k non sono ancora arrivati. Puoi verificare per cortesia?».
Tre giorni dopo arrivano le coordinate bancarie corrette della fondazione Ricostruiamo il Paese e la «donazione» viene tracciata.
Poi Longo, intercettato dai carabinieri in auto, si sbottona con la compagna Silvia Bonfiglio e spiega che l’operazione, tramite il socio italoamericano Stefano Lorusso e il referente piemontese di Tosi, Alessandro Albano, era dieci volte più grossa: «Longo – appuntano gli investigatori nei loro brogliacci – spiega che Alessandro (Albano, ndr) gli aveva dato 100mila euro “in nero” da convertire per la campagna elettorale di Tosi, ovvero il denaro contante doveva essere convertito entro e non oltre ieri », ma i termini erano saltati.
Negli atti non c’è ulteriore traccia di questo versamento. E la vittoria di Luca Zaia in Veneto blocca i progetti espansivi.
Rizzi, nel frattempo, muove verso la Liguria. E verso Silvio Berlusconi.
Sa che le dentiere gratis sono un vecchio pallino del Cavaliere, lo vuole – e lo avrà , a concludere i lavori insieme a Maroni – a un convegno che organizza a Palazzo Lombardia il 9 febbraio 2015 sull’odontoiatria sociale.
La segretaria di Rizzi, il 3 gennaio 2015, gli racconta al telefono «che il presidente Berlusconi ha fatto molte domande su questo convegno (dove nasce e perchè)».
Creato il gancio, il duo Rizzi-Longo comincia a fare sul serio. Parlano con l’anestesista di fiducia di Berlusconi della poltrona di direttore generale della Sanità della giunta Toti.
Massimo Pisa e Emilio Randacio
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply