QUELLI DEL CORO VIRUS APPLAUDONO ZALONE
DA BASSETTI A GALLI: “HA INTERPRETATO IL SENTIMENTO DEGLI ITALIANI”
«Divertente è dire poco»; «Quando guarderemo indietro, alcune azioni ci sembreranno esagerate e potremmo avere anche la libertà di riderci sopra», hanno detto
Non solo Matteo Bassetti, ma anche Massimo Galli e Pier Luigi Lopalco e Roberto Burioni hanno apprezzato e applaudito l’esibizione di Checco Zalone a Sanremo 2022.
«Ha colto nel segno sulla divisione degli esperti. Per quel che mi riguarda io non avrò nessun problema a tornare a fare il mio lavoro, ne sarò felice lo stesso», ha detto il responsabile della clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova ad AdnKronos, specificando che lui non è un virologo.
Ieri Zalone, nei panni del virologo Oronzo Carrisi, di Capurso, ha avvertito che «la pacchia è finita» e, con un quadro epidemiologico che si fa meno grave, «la gente vogliono uscire, la gente si divertono».
«Zalone è fantastico, eccezionale. Io sono un grande estimatore è un numero uno e ho visto i suoi film. Ha colto nel segno. ‘Pandemia ora che vai via’ speriamo davvero che vada via e insomma ha colto questo anno dei virologi. Io mi sono sentito poco tirato in ballo perché non sono un virologo ma un infettivologo», ha esordito Bassetti.
«A parte questo, credo sia bello ridere anche su questo aspetto della comunicazione di questi due anni, i virologi che non devono parlare, devono stare zitti, non vanno d’accordo. Zalone ha colto questo aspetto. Ma speriamo che la canzone porti fortuna alla fine della pandemia. Io non ho nessun problema a tornare a fare il mio lavoro, anche se andrò meno in televisione sarò felice lo stesso. Ci saranno altri modi di comunicare le malattie infettive», ha concluso.
Galli: «Divertente è dire poco»
Grande entusiasmo anche da parte di Galli che ha spiegato che definire «divertentissimi» gli sketch di Zalone «è poco». Il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano ha poi aggiunto: «Immagino che ieri abbia voluto raccogliere un sentimento generale degli italiani che non ne possono più della pandemia. Sorrido e basta, non starei a farci dei castelli di carta sopra».
Lopalco: «Avrei voluto duettare»
Addirittura Pier Luigi Lopalco avrebbe preferito un duetto col comico pugliese. «Ci sono rimasto male», ha detto l’epidemiologo, docente di igiene all’Università del Salento. «L’ironia è una chiave di lettura della realtà che va rispettata, ironizzare non è sminuire o derubricare – prosegue Lopalco – quando guarderemo indietro, a questi anni di pandemia, alcune azioni ci sembreranno esagerate e potremmo avere anche la liberà di riderci sopra».
Burioni: «Prima del virus non ci filava nessuno»
«Mi fa molto piacere essere oggetto della sua satira», ha detto Roberto Burioni intervenendo al DopoFestival di Lisa Noja e Luciano Nobili. «Quello che mi ha divertito molto di Zalone è che prima della pandemia noi virologi eravamo una sessantina in Italia. Non ci filava nessuno. Questo virus ha fatto in modo che noi aumentassimo in modo importante. Spero si torni alle origini, quando noi virologi eravamo in numero limitato», ha poi aggiunto il virologo e immunologo.
(da agenzie)
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