REATO DI CLANDESTINITA’, LA MAGISTRATURA: “INUTILE E DANNOSO, BASTA DEMAGOGIA DELLA POLITICA”
ANM: “INGOLFA I TRIBUNALI, OSTACOLA LE INDAGINI SUGLI SCAFISTI, NESSUNO RINUNCERA’ A ENTRARE ILLEGALMENTE DAVANTI A UNA SANZIONE PECUNIARIA”
L’Associazione nazionale magistrati boccia il reato di immigrazione clandestina.
Non serve a fermare gli ingressi illegali. Intasa i tribunali. Frena le inchieste sugli scafisti. E come se non bastasse ha costi pesantissimi per lo Stato.
Questo è il giudizio sulla norma da parte dell’Anm che di fronte al rinvio del governo sull’abolizione rivolge l’invito a tutta la politica a non far “prevalere sul ragionamento la demagogia, perchè è con le scelte ponderate che si tutela la sicurezza”.
“Capisco che la politica si faccia carico dei timori della gente, ma quando le paure sono populiste e infondate vanno combattute, spiegando come stanno realmente le cose”, dice all’Ansa il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli.
E il punto di partenza non può che essere uno: “Bisogna innanzitutto chiarire che depenalizzare il reato non significa volere un’immigrazione incontrollata e illimitata , ma eliminare una norma inutile e dannosa; e occorre spiegare che la clandestinità è una contravvenzione punita con l’ammenda: e mai nessun straniero rinuncerà ad entrare illegalmente davanti a una sanzione pecuniaria che non è in grado di pagare e che lo Stato non è in grado di riscuotere”.
Si tratta dunque di un “reato inutile che ingolfa i tribunali con migliaia di cause e costi enormi per lo Stato; e che ostacola le indagini contro gli scafisti, visto che il clandestino, in quanto indagato, non può essere sentito come testimone”.
Una disanima che porta a una sola conclusione: “Gli ingressi illegali non si combattono con la minaccia ridicola di un’ammenda, ma con una seria gestione del fenomeno migratorio nel quadro europeo e con provvedimenti amministrativi di controllo dei migranti e , se del caso, di espulsione”.
(da agenzie)
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